Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Reddito, Ricchezza

BANCA D’ITALIA: INDAGINE SUI BILANCI DELLE FAMIGLIE ITALIANE NEL 2020

“Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2020” (22 luglio 2022)


BANCA D’ITALIA
https://www.bancaditalia.it/


BANCA D’ITALIA – WEBPAGE DI PRESENTAZIONE dell'indagine (e LINK CORRELATI)

BANCA D’ITALIA – Link all’INDAGINE


Banca d’Italia ha recentemente pubblicato una nuova edizione dell’indagine sui bilanci delle famiglie, riferita al 2020(1).   

La rilevazione – segnalano gli Autori - è stata oggetto di importanti modifiche metodologiche volte a migliorare la copertura statistica delle famiglie indebitate e di quelle a maggiore reddito. Tale innovazione ha sensibilmente avvicinato i valori aggregati stimati con l'indagine a quelli corrispondenti dei conti nazionali. 

Utilizzando appropriate tecniche statistiche che consentono il confronto con le edizioni precedenti, nel 2020 il reddito medio delle famiglie italiane a prezzi costanti, corretto per confrontare tra loro nuclei familiari di diversa composizione, era più alto del 3,7% di quello del 2016 (ultimo dato disponibile) ma ancora inferiore di quasi 8 punti percentuali rispetto al picco raggiunto nel 2006, prima delle ultime tre recessioni che hanno colpito l'economia italiana. Tra il 2016 e il 2020 l'indice di Gini del reddito equivalente (una misura sintetica del grado di disuguaglianza della distribuzione) è rimasto sostanzialmente invariato, mentre la quota di individui a basso reddito - quelli il cui reddito equivalente è inferiore al 60% di quello mediano - è diminuita.

La ricchezza netta media, valutata a prezzi costanti, è aumentata dell'1,7% tra il 2016 e il 2020, principalmente grazie alla componente finanziaria, sostenuta sia dalla crescita del risparmio sia dal più elevato valore delle attività. Si è ampliato il divario tra la ricchezza netta media e quella mediana, un indicatore del grado di diseguaglianza nella relativa distribuzione. L'indice di Gini della ricchezza netta familiare è cresciuto di 3 punti percentuali.

La quota di famiglie che detenevano attività finanziarie alla fine del 2020 era pari al 91%, circa 7 punti percentuali in più rispetto al 2016. La crescita è stata trainata dall’aumento del numero di nuclei in possesso di almeno un conto di deposito, anche in connessione con una maggiore diffusione nella popolazione dell’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante. Il valore medio familiare delle attività finanziarie era pari, tra chi le possedeva, a 69.000 euro. Solo il 23% deteneva almeno un’attività finanziaria diversa dai depositi bancari o postali, per la maggiore parte nella forma di investimenti gestiti (fondi comuni e gestioni patrimoniali). Il valore medio della ricchezza finanziaria di queste famiglie era circa 219.000 euro. 

In base ai dati dell’Indagine, in quasi il 19% delle famiglie almeno un componente familiare ha dichiarato di aderire a fondi pensione o assicurazioni vita per integrare la pensione pubblica, oltre 2 punti percentuali in più che nel 2016, tenendo conto del cambiamento metodologico. La quota è più elevata tra le famiglie del Centro Nord (23%, a fronte del 10% nel Mezzogiorno) e tra le fasce più abbienti della popolazione, variando dal 4% del quinto di reddito inferiore al 40% del quinto superiore. Tra i lavoratori dipendenti, queste forme di previdenza integrativa sono più diffuse tra i dirigenti (49%; circa il 28% e il 15%, rispettivamente, tra gli impiegati e gli operai), mentre il divario tra classi d’età è più contenuto (circa il 21% nella fascia tra i 20 e i 45 anni, quasi il 29% tra i 46 e i 55 anni e circa il 25% tra i 56 e i 65 anni); tra i lavoratori indipendenti aderisce il 21%, con un tasso lievemente inferiore tra gli individui più giovani (circa il 16% nella classe di età fino a 45 anni, contro il 26% delle restanti classi).

 

_______________
(1) Per un precedente, si veda: “Bankitalia: indagine sui bilanci delle famiglie italiane nel 2016”, in Panorama Assicurativo n. 174, aprile 2018 (Sezione “STATISTICHE”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51069/articolo/69725