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🇪🇺 Finanza, Consulenza finanziaria

COMMISSIONE UE: STUDIO DI FATTIBILITÀ PER UNA CERTIFICAZIONE PAN-EUROPEA PER I CONSULENTI FINANZIARI

“Report on the current framework for qualification of financial advisors in the EU and assessment of possible ways forward” COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT (SWD(2022) 184 final - 30.06.2022)


EUROPEAN COMMISSION
https://ec.europa.eu/


EUROPEAN COMMISSION – Link allo STAFF WORKING DOCUMENT



I primi di luglio, la Commissione UE ha pubblicato uno Staff Working Document in cui espone le sue valutazioni in merito alla fattibilità dell'introduzione di una “certificazione” (“label”) pan-europea per i consulenti finanziari.  Il documento si basa su un lavoro di ricerca ad-hoc e sul feedback ricevuto sul tema dalle parti interessate (sono compresi due sondaggi effettuati da ESMA ed EIOPA, nonché i riscontri  ricevuti attraverso una precedente consultazione pubblica sulle strategie di investimento al dettaglio).

L’iniziativa si colloca nell’ambito del Capital Market Union Action Plan e, in tal senso, la Commissione ha annunciato che cercherà di migliorare il livello delle qualifiche professionali dei consulenti nell'UE, attraverso la modifica della normativa sulla materia (nella MiFID II e IDD III). 

Secondo la Commissione, una maggiore partecipazione degli investitori al dettaglio ai mercati dei capitali nella UE è fondamentale per sostenerne la crescita e per offrire ai cittadini maggiori opportunità di gestire le proprie finanze. La Commissione sottolinea che l’attuale basso livello di partecipazione degli investitori priva le imprese - e l'economia UE in generale - dei necessari investimenti a lungo termine, né serve gli interessi dei cittadini, i cui risparmi generano tassi di rendimento reali molto contenuti o addirittura negativi.

Pertanto, secondo la Commissione, vi è una forte necessità di sostenere  investimenti al dettaglio in grado di offrire rendimenti più elevati nel lungo termine e che siano idonei a fornire un solido reddito complementare al ritiro dalla vita attiva. Si tratta di temi molto rilevanti, posto il particolare contesto attuale di “post-pandemia”, caratterizzato da una crescita dei risparmi individuali in uno scenario di ripresa dell’inflazione.

Si rende inoltre necessaria una migliore protezione degli investitori al dettaglio con scarsa alfabetizzazione finanziaria, in particolare contro i rischi legati alla vendita di prodotti eccessivamente rischiosi e complessi.

E’ probabile, tuttavia, che gli oneri correlati alla creazione/mantenimento e governance/aggiornamento di una certificazione pan-europea per i consulenti finanziari possano essere significativi e – soprattutto - superiori a quelli che verrebbero generati da un rafforzamento dei requisiti MiFiD/IDD (una Pan-European Label aumenterebbe la complessità del sistema e richiederebbe alle Autorità nazionali di sostenere ulteriori costi, anche in termini di risorse amministrative aggiuntive).

Nelle conclusioni del documento, la Commissione sottolinea che - nonostante i requisiti introdotti su scala europea - il livello delle qualifiche, delle conoscenze e delle competenze dei consulenti finanziari continua a differire tra gli Stati membri; pertanto, potrebbe essere utile verificare la possibilità di rafforzare ulteriormente i requisiti e gli standard nell’ambito della consulenza, con particolare riferimento al settore degli investimenti al dettaglio. Quindi, la fattibilità di una Pan-European Label per i consulenti appare attualmente incerta, in particolare a causa delle preoccupazioni legate all’effettiva adozione dell’iniziativa e ai probabili, elevati costi amministrativi correlati.