Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Sostenibilità, ESG, Rating

ESMA PUBBLICA I RISULTATI DELLA “CALL FOR EVIDENCE” IN MATERIA DI RATING ESG (LETTERA ALLA COMMISSIONE EUROPEA)

“ESMA publishes results of its call for evidence on ESG ratings” (ESMA PRESS RELEASE – June 27, 2022) “Outcome of ESMA Call for Evidence on Market Characteristics of ESG Rating and Data Providers in the EU” (LETTERA, ESMA22-328-603 – June 24, 2022)


ESMA – EUROPEAN SECURITIES AND MARKET AUTHORITY
https://www.esma.europa.eu/


ESMA - Link alla PRESS RELEASE (June 27, 2022)

ESMA - Link alla LETTERA (“Outcome of Call for Evidence”)



Il 24 giugno scorso, ESMA ha inviato una Lettera alla Commissione europea con i risultati di una Call for Evidence finalizzata a raccogliere informazioni sulla struttura del mercato per i fornitori di rating ESG in ambito UE (sono state complessivamente ricevute 154 risposte)(1)

ESMA indica innanzitutto che il numero di providers di rating ESG attualmente attivi è di poco inferiore a 6.000. La cifra deriva dall’analisi di informazioni rilasciate dai fornitori di rating ESG, dagli utenti e dai soggetti a diverso titolo coinvolti in tale attività; sul punto, ESMA sottolinea che considera il dato affidabile per definire le dimensioni di tale mercato nell'UE. 

Secondo ESMA, inoltre, l'analisi delle risposte ha fatto emergere diversi aspetti di rilievo.

In primo luogo,  la struttura del mercato dei providers è suddivisa tra un piccolo numero di soggetti extra-UE di grandi dimensioni e, per contro, un consistente numero di soggetti UE significativamente più piccoli (in maggioranza, considerabili come piccole/medie imprese). 
Il modello di business predominante è quello “investor-pay” (indicato in circa un terzo delle risposte pervenute dai providers).

In secondo luogo, la maggior parte degli utilizzatori di  ESG ratings generalmente stipula contratti presso  diversi fornitori contemporaneamente. I motivi che giustificano tale “multi-selezione” sono – di norma – l'aumento della copertura (per classe di attività o su scala geografica), oppure l’ottenimento di diverse tipologie di valutazioni ESG.
Le carenze più comuni individuate dagli utenti degli ESG ratings  sono la mancanza di copertura per un settore specifico o per un certo tipo di impresa e l'insufficiente granularità dei dati. Anche la complessità e la mancanza di trasparenza relativamente alle metodologie utilizzate sono state citate come problema.

In terzo luogo, le imprese oggetto di rating sono tenute a dedicare almeno un certo margine delle proprie risorse alle necessarie interazioni con i fornitori di ESG ratings, sebbene tale margine dipenda in larga misura dalle dimensioni dell’impresa valutata. Nella maggior parte dei casi sono state evidenziate lacune nelle interazioni di tali imprese con i fornitori di rating, con particolare riferimento  al livello di trasparenza, alle basi poste a fondamento dei rating, alla tempistica dei feedback o alla correzione degli errori.

Conclusioni
ESMA ritiene che il feedback ricevuto in merito al mercato e ai providers di rating ESG sia indicativo di un mercato immaturo ma in crescita, che - dopo diversi anni di consolidamento - ha visto emergere un piccolo numero di grandi providers non-UE. Secondo ESMA, tale struttura di mercato presenta una certa somiglianza con quella che attualmente caratterizza il settore dei rating creditizi: analogamente a quest’ultimo mercato, emerge che un gran numero di piccole (e specializzate) strutture con sede nell’UE coesistono con entità non-UE più grandi, in grado di fornire una gamma più completa di servizi.

______________________________________

(1) Sul medesimo tema, si veda:
“Sostenibilita’, rating ESG e creditizi: la Commissione europea avvia una consultazione”
In: Panorama Assicurativo n. 224, giugno 2022  (Sezione “UNIONE EUROPEA”)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/82720/articolo/82963