“EUROPEAN DATA GOVERNANCE ACT” (DGA): IL CONSIGLIO EUROPEO APPROVA IL TESTO
“Council approves Data Governance Act” (PRESS RELEASE, May 16th, 2022) “REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on European data governance and amending Regulation (EU) 2018/1724 (Data Governance Act)” LEGISLATIVE ACTS AND OTHER INSTRUMENTS 2020/0340 (COD) - PE-CONS 85/21 Brussels, 4 May 2022 “A digital future for Europe” BACKGROUND INFORMATION
COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION
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COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION – Link al TESTO NORMATIVO
COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION – “A digital future for Europe” (BACKGROUND INFORMATION)
Il 16 maggio scorso, il Consiglio Europeo ha comunicato l’approvazione del testo del Regolamento in materia di “Data Governance” (il “nulla osta” del Consiglio fa seguito a quello del Parlamento europeo). La nuova normativa promuove la disponibilità dei dati e la creazione di un ambiente affidabile per facilitarne l'uso ai fini di ricerca e per la creazione di servizi e prodotti innovativi(1).
Nel suo commento, il Consiglio sottolinea che il Data Governance Act (DGA) istituirà solidi meccanismi per facilitare il riutilizzo di alcune categorie di dati “protetti” del settore pubblico e rafforzerà la fiducia nei servizi di intermediazione dei dati. Si tratta, ad esempio, di dati personali e di dati protetti da diritti di proprietà intellettuale; pertanto, gli enti del settore pubblico che ne consentiranno il riutilizzo dovranno essere adeguatamente attrezzati per garantire che la privacy e la riservatezza siano pienamente preservate. Sul punto, il Consiglio indica che saranno possibili accordi esclusivi per il riutilizzo dei dati del settore pubblico quando ciò si renda giustificato e necessario per la fornitura di un servizio di interesse generale. La durata massima degli accordi in essere sarà di 30 mesi e di 12 mesi per gli accordi di nuova sottoscrizione.
Con riferimento all’intermediazione dei dati, secondo il Consiglio Europeo il DGA crea un quadro normativo in grado di fornire un “ambiente sicuro” in cui le aziende o gli individui possono condividere i dati.
Per le aziende, ciò può assumere la forma di piattaforme digitali, che supporteranno la condivisione volontaria dei dati e faciliteranno l'adempimento degli obblighi previsti dalla legge. Attraverso tali canali, le aziende potranno condividere i propri dati senza temere il pericolo di un utilizzo improprio o di danni legati alla perdita di vantaggi competitivi.
Per i dati personali, tali servizi di intermediazione aiuteranno i singoli individui a esercitare i propri diritti ai sensi del GDPR; ciò consentirà ai cittadini il pieno controllo sui propri dati e, nel contempo, la condivisione con imprese che godono della loro fiducia. Fra gli strumenti utilizzati a questo scopo vi sono i “data wallets” (o “portafogli di dati”), ossia app che condividono i dati con altri, sulla base del consenso del titolare.
Le nuove norme si applicheranno dopo 15 mesi dall'entrata in vigore del Regolamento.
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(1) Sul punto, si veda anche:
“Approvato dal Parlamento Europeo un report sullo European Data Governance Act”,
in: Panorama Assicurativo n. 215, settembre 2021 (Sezione: UNIONE EUROPEA)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/80781/articolo/81118
“Commissione UE: proposta di Regolamento in materia di governance dei dati”,
in: Panorama Assicurativo n. 207, gennaio 2021 (Sezione: UNIONE EUROPEA)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51102/articolo/74838