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🇩🇪 Strumenti finanziari derivati, Risk management, Vigilanza

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI: “RIMEDIO” AI BASSI TASSI DI INTERESSE? UNA NOTA DELLA VIGILANZA TEDESCA (BAFIN)

“Are derivatives the solution? - In times of low interest rates, insurers increasingly reach for derivatives – for hedging purposes but also to increase their yields. BaFin requires them to have the risks under control” («Topic», 03.05.2022) – ARTICOLO

Olaf SCHMITZ


BAFIN – BUNDESANSTALT FÜR FINANZDIENSTLEISTUNGSAUFSICHT
https://www.bafin.de/


BAFIN – Link all’ARTICOLO


I primi di maggio, l’Autorità tedesca di vigilanza sui mercati assicurativi e finanziari (BAFIN) ha pubblicato un articolo dedicato all’uso degli strumenti finanziari derivati da parte delle imprese assicuratrici. Si tratta di un utilizzo sempre più diffuso(1), come è emerso da un sondaggio svolto dalla stessa BAFIN a fine 2020.

A distanza di poco meno di un anno da tale iniziativa, l’Autorità ha avviato intensi confronti con le imprese per verificare se tale trend persista e per analizzare nuovamente il contesto in relazione ad alcuni aspetti specifici, tra cui le strategie di prodotto, di investimento e di gestione del rischio.

Dal confronto con le imprese è emerso che la tendenza all'uso dei derivati ​​rimane forte e, in questi ultimi anni, si è registrato un consistente aumento del volume nozionale delle transazioni. BAFIN segnala inoltre, ad esempio, che gli Interest Rate Swap venivano in passato utilizzati principalmente a copertura dei tassi di interesse dei portafogli obbligazionari; attualmente, invece, spesso servono ai fini della gestione della duration.

Un altro recente, significativo cambiamento riguarda il fatto che gli assicuratori tendono a utilizzare principalmente strumenti derivati ​​per la copertura del rischio legato al tasso di cambio (exchange rate hedging), per lo più sotto forma di operazioni di cambio a termine (forward exchange transactions). Uno dei motivi è la diversificazione, sempre più “internazionale”, degli investimenti; una seconda ragione è rappresentata dal persistente contesto di bassi tassi di interesse nell'area euro.

Le imprese stanno investendo maggiormente in obbligazioni in valuta estera, con particolare riguardo alle obbligazioni emesse in dollari USA, sterline britanniche e corone danesi. Il rischio di cambio assunto dalle imprese in questo processo viene trasferito, principalmente, per mezzo di strumenti finanziari derivati.

Inoltre, anche se in misura minore, le imprese assicuratrici utilizzano i derivati ​​come “passi preliminari” per la realizzazione di futuri acquisti di titoli (con focus sugli acquisti a termine). 

Da ultimo, un altro trend indica che, in tempi di bassi tassi di interesse, gli assicuratori tendono a utilizzare con maggior frequenza strumenti derivati ​​per aumentare i rendimenti. BAFIN segue da vicino questi particolari sviluppi e chiede agli assicuratori di gestire in modo attento i rischi aggiuntivi, in ​​linea con il Prudent Person Principle (PPP) e la capacità di assunzione del rischio da parte dell’impresa stessa.

L’Autorità di vigilanza auspica che gli assicuratori che stanno incrementando l’utilizzo di derivati ​​mantengano un’attenzione complessiva e critica sui rischi correlati; per poterlo fare, devono disporre di un adeguato sistema di risk management. Inoltre, BAFIN si aspetta che le imprese riferiscano in modo trasparente e completo in merito a tale attività.

Il tema dei derivati sarà considerato prioritario nella prossima indagine BAFIN sul comportamento di investimento delle compagnie assicuratrici, prevista nel corso del 2022.

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(1)  Allo stesso argomento, BAFIN aveva già dedicato un precedente approfondimento. Si veda:
“Verso un crescente utilizzo di strumenti finanziari derivati. la posizione della Vigilanza tedesca (BAFIN)”, 
in Panorama Assicurativo n. 222, aprile 2022 (Sezione “NORMATIVA”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/82254/articolo/82627