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IL RISCHIO DI STAGFLAZIONE E LE SUE IMPLICAZIONI PER I MERCATI ASSICURATIVI: SWISS RE "SIGMA"

“Stagflation: the risk is back, but not 1970s style” SIGMA N. 2/2022 - Apr. 28, 2022

Thomas Holzheu, Rajeev Sharan, Roman Lechner, John Zhu, Loïc Lanci, Hendre Garbers


SWISS RE
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E’ improbabile che la storia si ripeta e questo vale anche per il fenomeno della stagflazione, i cui segnali inquietanti stanno ripresentandosi in tutte le economie a livello globale.

A questo tema Swiss Re ha dedicato un recente numero della rivista Sigma, in cui analizza similarità e differenze fra la stagflazione del passato, che ha visto il suo apice negli anni Settanta in seguito alla crisi petrolifera, e l’attuale situazione in cui la presenza contemporanea di politiche monetarie ultra-espansive, carenza di materie prime e problematiche di carattere geopolitico, sembrano indicare uno scenario di rialzo dei prezzi con recessione dell’economia.

Tuttavia, sottolinea il riassicuratore svizzero, mentre la stagflazione degli anni Settanta aveva caratteristiche strutturali, quella attuale presenta connotazioni sostanzialmente congiunturali.

In base ai diversi modelli utilizzati, è prevedibile, ad esempio, che per l’area euro si verifichi una crescita del PIL compresa tra il 2% e il 5,5% e che l’inflazione si collochi in una forchetta tra il 2% e il 6,5%.

Il 2022 – si sottolinea nel Report - sarà un anno di transizione per il settore assicurativo, stretto tra l'impennata dell'inflazione e l'aumento dei tassi di interesse. 

Le pressioni Inflazionistiche si faranno sentire tramite un aumento dei sinistri, in particolare per le assicurazioni danni, e si prevede possano verificarsi perdite dirette in alcuni rami speciali. 

Nel 2022 saranno all’opera nei rami danni fattori di freno alla redditività, mentre nel 2023 vi saranno spinte favorevoli derivanti soprattutto da un ulteriore inasprimento delle tariffe. 

L'aumento dei tassi di interesse è un elemento positivo per l'intero settore e probabilmente andrà a beneficio dei risultati degli investimenti, anche se si prevede che la volatilità dei mercati finanziari e l'allargamento degli spread obbligazionari origineranno perdite contabili nel 2022.

La domanda di assicurazioni vita e danni sarà penalizzata nel 2022 dall’aumento dell'inflazione e da un rallentamento delle economie. Tuttavia, la crescita dei premi è destinata a riprendere nel 2023 principalmente a seguito di prezzi più elevati nei rami danni e salute. Nell'assicurazione vita, si prevede che una riduzione del reddito disponibile e un'economia meno vivace possano aumentare temporaneamente i riscatti e frenare la domanda. Ciò sarà in parte compensato dalla necessità di prestazioni più elevate e da una maggiore attrattiva dei prodotti a prestazioni garantite a seguito di un aumento dei tassi di interesse.