Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Rischio pandemico, Cyber risk, Calamità naturali

RISCHI CLIMATICI, PANDEMICI, CYBER: LA NECESSITA’ DI UNA RISPOSTA GLOBALE. REPORT CESE

“Climat, cyber, pandémie : le modèle assurantiel français mis au défi des risques systémiques” (WEBPAGE DI PRESENTAZIONE, “AVIS”, “NOTE DE SYNTHÈSE”) – 13 avril 2022 “Risques climatique, cyber, pandémique : le CESE a adopté son avis” (NEWS RELEASE)

Fanny ARAV, François-Xavier BRUNET (Rapporteurs)


RÉPUBLIQUE FRANÇAISE - CONSEIL ÉCONOMIQUE SOCIAL ET ENVIRONNEMENTAL (CESE)
https://www.lecese.fr


CESE – “Avis”, WEBPAGE DI PRESENTAZIONE e link correlati

CESE – Link alla PRESS RELEASE

CESE – Link alla “NOTE DE SYNTHÈSE”

CESE – "Avis" - DOCUMENTO



Il Conseil Économique Social et Environnemental (CESE), organismo consultivo del Governo francese, ha recentemente pubblicato un documento (“Avis”) dedicato alla natura sistemica dei rischi climatici, informatici e pandemici, caratterizzati da sempre maggiore intensità e frequenza e da conseguenze sempre più gravi e tra loro interconnesse. 

Nel documento si osserva, in particolare, che l'evoluzione dei sistemi economici e sociali verso una più marcata ed estesa digitalizzazione/globalizzazione ha condotto a una crescita delle vulnerabilità. 

Nel documento si indica, ad esempio, che il 90% delle PMI francesi sono state colpite da un attacco cyber nel corso del 2019; che è pari a 180 miliardi di euro l’ammontare dei danni subiti dalle imprese in termini di perdite operative; che è del 60% l’aumento stimato dei danni causati da eventi metereologici fino al 2050.  Viene sottolineato, pertanto, che il sistema assicurativo non può riuscire ad affrontare una sfida di tale portata solo con i propri mezzi; è necessario un cambio di paradigma nelle politiche pubbliche, così come nell'evoluzione delle tecniche assicurative.

Per contrastare la tendenza alla non assicurabilità di alcuni rischi, il CESE intende fornire alcuni elementi utili a comprendere meglio i fenomeni in corso, ai fini di maggior prevenzione. In particolare:

CONOSCERE I RISCHI: rafforzare la consapevolezza e la “cultura del rischio” 

  • lo Stato deve strategicamente guidare il cambio di paradigma e creare un’Autorità politica di alto livello, responsabile della prevenzione e gestione dei grandi rischi; 
  • introdurre la conoscenza e la prevenzione dei rischi nei percorsi formativi (soprattutto nel contesto della cybersecurity);
  • sviluppare e promuovere la formazione e le carriere nell’ambito della gestione del rischio (settore privato e pubblico);
  • rafforzare i piani in atto per la prevenzione e il contenimento dei grandi rischi previsibili;

PREVENIRE I RISCHI: ridurne l’esposizione attraverso investimenti nella prevenzione 

  • maggior coinvolgimento degli assicuratori per rafforzare gli investimenti “green”, utili anche a contrastare le cause degli sconvolgimenti ambientali;
  • prevenzione in riferimento agli edifici: ricostruzione "diversa dal precedente”, per evitare eventi dannosi in futuro;
  • sostenere gli investimenti delle PMI in ambito di prevenzione e orientare gli investimenti pubblici verso progetti “ad alto valore ambientale”, in grado di contribuire alla prevenzione dei sinistri; 

RISCHIO INDENNIZZABILE: responsabilità, condivisione dei rischi

  • promuovere l'accesso a un “primo livello” di copertura assicurativa, accessibile a privati, professionisti e società, caratterizzato da garanzie “essenziali”;
  • creare una “copertura base” dei rischi cyber per le PMI; 
  • preparare gli assicuratori a sostenere un aumento dei sinistri legati al rischio climatico, grazie a finanziamenti dedicati, e allargare la base degli attori finanziariamente coinvolti;
  • completare il percorso di completa compensazione dei rischi agricoli attraverso l’introduzione di una quota di assicurazione parametrica;
  • promuovere accantonamenti al fine di mitigare le conseguenze degli eventi più gravi.