Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Previdenza complementare, Fondi pensione

COVIP: LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE A SETTEMBRE 2021. IN CRESCITA ISCRITTI E CONTRIBUTI

“La previdenza complementare. Principali dati statistici” (Settembre 2021)


COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
https://www.covip.it/


COVIP – Link al DOCUMENTO


COVIP ha recentemente pubblicato i principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia, aggiornati al 30 settembre 2021(1).

In tale data, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari erano 9,571 milioni, in crescita di 229.000 unità (+2,5%) rispetto alla fine del 2020. A tale numero di posizioni, che include anche quelle di coloro che aderiscono contemporaneamente a più forme, corrisponde un totale degli iscritti che può essere stimato in 8,650 milioni. 

I fondi negoziali registrano un incremento di 91.000 posizioni (+2,8%), per un totale a fine settembre di 3,353 milioni. Otre metà della crescita si ha in quei fondi per i quali sono attive le adesioni contrattuali, in particolare nel fondo rivolto ai lavoratori del settore edile (circa 46.000); seguono il fondo territoriale destinato ai lavoratori della regione Veneto (circa 7.600) e il fondo dei lavoratori del commercio e dei servizi (circa 7.000). Nelle forme pensionistiche di mercato, si rilevano 70.000 posizioni in più nei fondi aperti (+4,3%) e 72.000 posizioni in più nei PIP nuovi (+2%); alla fine di settembre 2021, il totale delle posizioni in essere in tali forme è pari, rispettivamente, a 1,697 milioni e 3,582 milioni. 

Le risorse destinate alle prestazioni erano, a fine settembre 2021, pari a 208,5 miliardi di euro, circa 10,5 miliardi in più rispetto a fine 2020. Nei fondi negoziali, l’attivo netto è di 63,9 miliardi di euro, il 5,8% in più. Nelle forme di mercato, esso ammonta a 27,6 miliardi nei fondi aperti e a 42,2 miliardi nei PIP “nuovi” aumentando, rispettivamente, dell’8,9% e dell’8,1%.

Nei primi nove mesi del 2021 le forme pensionistiche di nuova istituzione hanno incassato 8,8 miliardi di euro di contributi. Rispetto al corrispondente periodo del 2020, segnato dalla diffusione dell’emergenza epidemiologica, i flussi contributivi sono aumentati di circa 660 milioni di euro (+8,1%). L’incremento si riscontra in tutte le forme pensionistiche, con variazioni tendenziali che vanno dal 6,2% dei fondi negoziali, all’8,4% dei PIP fino al 13,3% dei fondi aperti. 

Nei nove mesi del 2021 i risultati delle forme complementari sono stati in media positivi, soprattutto per le linee di investimento caratterizzate da una maggiore esposizione azionaria. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i rendimenti si sono attestati, rispettivamente, al 3,1% e al 4,1% per fondi negoziali e fondi aperti; nei PIP di ramo III essi sono stati pari al 7,3%. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato è stato pari allo 0,9%. 

Valutando i rendimenti su orizzonti più propri del risparmio previdenziale, nel periodo da inizio 2011 a fine settembre 2021, il rendimento medio annuo composto è stato pari al 3,7% per i fondi negoziali, al 3,8% per i fondi aperti, al 3,8% per i PIP di ramo III e al 2,3% per le gestioni di ramo I; nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari all’1,9% annuo.

 

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(1) Per il precedente, si veda: “Cresce la previdenza complementare in Italia nel primo semestre 2021: i dati COVIP”, in Panorama Assicurativo n. 215, settembre 2021 (Sezione “STATISTICHE”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/80781/articolo/81187