“STATUS REPORT” 2021 DELLA TASK FORCE DEL FSB SULL’INFORMATIVA FINANZIARIA LEGATA AI RISCHI CLIMATICI
“2021 Status Report: Task Force on Climate-related Financial Disclosures” (14 ottobre 2021)
FSB - FINANCIAL STABILITY BOARD
https://www.fsb.org/
FSB – Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE
La Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board ha recentemente pubblicato uno “Status Report” sull’informativa finanziaria legata ai rischi climatici da parte delle aziende.
Nel documento si rileva che la divulgazione di informazioni finanziarie relative al clima in linea con le raccomandazioni TCFD ha accelerato nel 2020, crescendo di nove punti percentuali rispetto ai quattro punti percentuali nel 2019; si osserva altresì che oltre il 50% delle aziende hanno fornito informazioni su rischi e opportunità legati al clima.
In maggior dettaglio, il Rapporto rileva che:
- l’informativa è aumentata di più nel 2020 rispetto a qualsiasi anno precedente considerato. Tuttavia, sono ancora necessari progressi significativi poiché - in media - solo una società su tre ha divulgato le informazioni relative al clima in linea con le raccomandazioni della TCFD;
- le aziende rimangono più propense a divulgare informazioni sui loro rischi e opportunità legati al clima rispetto a qualsiasi altra divulgazione raccomandata; oltre la metà delle aziende esaminate hanno incluso tali informazioni nei loro Report 2020;
- l’informativa sulla resilienza delle strategie aziendali secondo diversi scenari legati al clima, sebbene sia ancora poco diffusa, è aumentata in modo incoraggiante: dal 5% delle aziende nel 2018 al 13% nel 2020;
- sebbene la TCFD raccomandi la divulgazione della governance indipendentemente dalla sua rilevanza, essa rimane ancora poco diffusa;
- il settore assicurativo ha aumentato significativamente il suo livello medio di informativa (+11 punti percentuali tra il 2019 e il 2020) e ora sopravanza tutti gli altri settori nella divulgazione dei processi di gestione del rischio;
- l'Europa rimane la regione leader, con un livello medio di diffusione delle 11 informative raccomandate che ha raggiunto la metà delle società europee valutate. Le aziende europee hanno aumentato la loro divulgazione media di 15 punti percentuali dal 2019.
Più di 2.600 organizzazioni hanno espresso il loro sostegno alle raccomandazioni del TCFD, in aumento di oltre un terzo rispetto al Rapporto precedente. Tra tali società vi sono 1.069 istituzioni finanziarie, responsabili di un patrimonio di 194.000 miliardi di dollari. I sostenitori del TCFD ora abbracciano 89 Paesi e quasi tutti i settori dell'economia, con una capitalizzazione di mercato combinata di oltre 25 miliardi di dollari, in aumento del 99% rispetto all’anno precedente.
Il Rapporto rileva inoltre che i Governi di tutto il mondo hanno iniziato a codificare aspetti delle raccomandazioni della TCFD in politiche e normative, utilizzando il lavoro della Task Force come base per i requisiti di rendicontazione relativi al clima. Oltre al supporto di dozzine di regolatori e supervisori, Brasile, Unione Europea, Hong Kong, Giappone, Nuova Zelanda, Singapore, Svizzera e Regno Unito hanno annunciato l'obbligo per le organizzazioni nazionali di informare in linea con le raccomandazioni della TCFD. La Fondazione IFRS sta istituendo un International Sustainability Standards Board (ISSB) per sviluppare uno standard di riferimento globale per la rendicontazione della sostenibilità, elaborato sulla base del framework TCFD e del lavoro di un gruppo di standard setter di sostenibilità.
Il TCFD ha anche pubblicato, insieme al Rapporto 2021, due documenti aggiuntivi:
- una guida su metriche, obiettivi e piani di transizione, per supportare nella divulgazione di informazioni utili per le decisioni e nel collegare tali informazioni con le stime degli impatti finanziari;
- aggiornamenti alla guida all'attuazione delle raccomandazioni, inizialmente pubblicate nel 2017.
Il FSB ha chiesto al TCFD di continuare il suo lavoro per promuovere e monitorare i progressi nell'adozione delle sue raccomandazioni da parte delle imprese e di pubblicare un ulteriore Rapporto nel settembre 2022, esaminando le comunicazioni delle aziende nei loro Report pubblici per il 2021.