FINANZA SOSTENIBILE: REPORT DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA (E RACCOMANDAZIONI ALLA COMMISSIONE)
"Sustainable finance: More consistent EU action needed to redirect finance towards sustainable investment” ECA SPECIAL REPORT 22/2021
ECA - EUROPEAN COURT OF AUDITORS
https://www.eca.europa.eu/
In un recente Report, la Corte dei conti europea (European Court of Auditors - ECA) sottolinea che la transizione verso un’economia “zero-emissions” - in coerenza con gli Accordi di Parigi (2015) e il Sustainable Finance Action Plan (2018)(1) - necessiterà di consistenti investimenti, che coinvolgeranno sia il sistema pubblico sia quello privato.
ECA ha pertanto esaminato se la Commissione abbia effettivamente intrapreso le azioni corrette e necessarie per reindirizzare la finanza verso investimenti sostenibili. Il lavoro di auditing ha verificato, in particolare, che l’Action Plan 2018 affrontasse le questioni “chiave” relative alla finanza sostenibile e fosse attuato nei tempi previsti. ECA ha anche valutato se il sostegno finanziario dell'UE segua criteri di sostenibilità coerenti e contribuisca, di fatto, a favorire gli investimenti sostenibili.
A tal riguardo, il Report ECA conclude che:
1) è necessaria un'azione dell'UE più coerente, finalizzata a reindirizzare le finanze pubbliche e private verso investimenti sostenibili. Sebbene la Commissione abbia concentrato il suo lavoro sugli aspetti di maggior trasparenza del mercato, non ha accompagnato tali azioni con misure atte ad affrontare il problema dei costi delle attività economiche non sostenibili. Inoltre, la Commissione deve applicare criteri coerenti per determinare la sostenibilità degli investimenti che passano attraverso il proprio bilancio e indirizzare meglio gli sforzi per generare opportunità di investimento sostenibili;
2) per quanto riguarda le misure regolamentari specifiche, ECA riscontra che le azioni pianificate sono giustamente focalizzate su trasparenza, sostenibilità degli investimenti e rendicontazione in materia di sostenibilità. Secondo il Report, tuttavia, molte azioni hanno subito ritardi e richiedono ulteriori misure per diventare applicabili. In particolare, è stato necessario più tempo del previsto per la Tassonomia UE;
3) secondo ECA, le analisi svolte sul sostegno agli investimenti fornito dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) ha mostrato che minor supporto all'azione sul clima è stato fornito ai Paesi dell'Europa centrale e orientale; inoltre, scarso sostegno finanziario è stato indirizzato verso quei progetti di adattamento climatico che hanno difficoltà ad attrarre finanziamenti privati. ECA ritiene poi che l'UE non sia stata sufficientemente proattiva nel supportare lo sviluppo di una serie di progetti sostenibili e non abbia sfruttato appieno il potenziale dei piani nazionali per l'energia e il clima, al fine di identificare opportunità di sustainable investments;
4) ECA indica che molti dei criteri utilizzati per valutare e monitorare il contributo del bilancio UE agli obiettivi climatici non sono così rigorosi e “science based” (come quelli, invece, sviluppati per la Tassonomia).
Secondo ECA, pertanto, la Commissione dovrebbe:
- completare le misure dell’Action Plan e chiarire le disposizioni in materia di compliance e audit;
- contribuire meglio alla finanza sostenibile, attraverso il pricing delle emissioni di gas serra;
- relazionare sui risultati di InvestEU in materia di clima e ambiente;
- aumentare l’impegno al fine di generare un flusso di progetti sostenibile;
- applicare, in modo coerente a tutto il bilancio dell'UE, il "do no significant harm principle" e i criteri della Tassonomia UE;
- monitorare e riferire sui risultati dell’Action Plan e su eventuali strategie future.
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(1) Si veda, in proposito:
“Piano d’Azione della Commissione europea in materia di finanza sostenibile”,
in Panorama Assicurativo n. 174, aprile 2018 (Sezione “UNIONE EUROPEA”)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51069/articolo/69723