Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Vigilanza, Regolamentazione

REGNO UNITO: REPORT E “RACCOMANDAZIONI” SULLA RIFORMA DELLA REGOLAMENTAZIONE POST BREXIT

“Prime Minister welcomes independent report on re-imagining regulation in the UK - The Taskforce on Innovation, Growth and Regulatory Reform has reported its recommendations to the Prime Minister on how the UK can reshape regulation and seize new opportunities from Brexit”. (PRESS RELEASE, 15.06.2021) “Taskforce on Innovation, Growth and Regulatory Reform” (REPORT, May 2021) «ABI comment on the Taskforce on Innovation, Growth and Regulatory Reform report» (ABI NEWS, 16.06.2021)


GOV.UK
https://www.gov.uk/

ABI - ASSOCIATION OF BRITISH INSURERS
https://www.abi.org.uk/


GOV.UK - Link alla PRESS RELEASE - 15.06.2021

GOV.UK - Link al REPORT (MAY 2021)

ABI - Link alla NEWS - 16.06.2021



Il 15 giugno scorso, il Governo britannico ha reso noto che la Task Force on Innovation, Growth and Regulatory Reform, istituita lo scorso febbraio, ha sottoposto al Primo Ministro le sue “raccomandazioni” su come il Regno Unito potrà “rimodellare” la regolamentazione in vigore per meglio cogliere le nuove opportunità derivanti dalla Brexit.

Alcune pagine del relativo Report riguardano, in via specifica, i servizi finanziari e assicurativi; le “raccomandazioni” in proposito includono quanto segue: 
 

Solvency II:

  • riduzione del 75% del risk margin nel calcolo delle riserve tecniche:

la Prudential Regulation Authority (PRA) e l'industria assicurativa britannica concordano sul fatto che l'attuale margine di rischio è di dimensioni eccessive e troppo sensibile all’andamento dei tassi di interesse. Un'analisi commissionata dall’Associazione degli assicuratori (ABI) a KPMG indica che una riduzione del 75% libererebbe circa 35 miliardi di sterline di capitale, che potrebbe essere utilizzato per sostenere la ripresa economica post-Covid e gli investimenti in asset produttivi a lungo termine nel Regno Unito, senza causare impatti sulla tutela dell'assicurato;

  • affinamento del Matching Adjustment  per ampliare l'accesso agli asset di lungo termine:

il framework normativo attuale tende a favorire gli investimenti verso attività “non-green”: ad esempio, attualmente è molto più facile investire in un'obbligazione societaria di una società mineraria, piuttosto che realizzare un investimento trentennale in un parco eolico. La citata analisi di KPMG indica che la modifica della normativa potrebbe aiutare a reinvestire 60 miliardi di sterline di fondi già detenuti nei portafogli di Matching Adjustment in attività produttive a lungo termine per sostenere sia la ripresa economica sia la green transition;

  • semplificazione/ottimizzazione delle fasi di reporting e di approvazione per aumentare la trasparenza: 

Solvency II ha aumentato da 4 a 8 volte il volume delle segnalazioni regolamentari richieste all'industria; è ora necessario ridurre duplicazioni, costi e ritardi, liberare tempo e risorse per concentrarsi su questioni chiave, garantire l’efficienza del mercato e rafforzare la competitività degli assicuratori del Regno Unito sul piano internazionale.
 

Servizi finanziari:

  • modifica di alcuni strumenti (ad esempio, l’Enterprise Investment Scheme) per massimizzare gli investimenti di private equity e venture capital nei settori in crescita;
  • ripristino di un approccio basato su principi di common law alla regolamentazione dei servizi finanziari;
  • modifica dei limiti alle esposizioni in derivati previsti dalla MIFID II, per introdurre maggiore flessibilità preservando le tutele sui contratti “critici”;
  • introdurre un approccio più discrezionale e “basato sul giudizio” per il calcolo dei margini presso le stanze di compensazione centralizzate;
  • accelerazione dei piani di sviluppo di una valuta digitale da parte della Banca Centrale (lancio del progetto pilota entro 12-18 mesi).


ABI, l’Associazione fra le imprese assicuratrici britanniche, ha accolto con favore le raccomandazioni della Task Force e ha evidenziato che  – dopo aver sostenuto i costi correlati all'uscita dall'UE – diventa ora necessario utilizzare al meglio le opportunità derivanti dalla Brexit, pur rimanendo allineati agli standard internazionali; secondo ABI, nel post-Brexit il settore assicurativo e del risparmio a lungo termine potranno continuare a essere valido sostegno per l’economia nazionale, ma solo a condizione che Solvency II sia “fit-for-purpose”  per la realtà del Regno Unito. Si tratta di una questione urgente – rammenta l’Associazione – poste le sfide e le necessità correlate all'adattamento ai cambiamenti climatici e ai necessari investimenti economici post-pandemia Covid-19.