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🇪🇺 Danno ambientale

DANNO AMBIENTALE: RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO IN MATERIA DI RESPONSABILITA’ DELLE AZIENDE

P9_TA(2021)0259 - Liability of companies for environmental damage - European Parliament resolution of 20 May 2021 on the liability of companies for environmental damage Procedure: (2020/2027(INI)) WEBPAGE DI PRESENTAZIONE e TESTO ADOTTATO


EP - EUROPEAN PARLIAMENT
https://www.europarl.europa.eu/


EUROPEAN PARLIAMENT – Procedure: (2020/2027(INI)), WEBPAGE DI PRESENTAZIONE

EUROPEAN PARLIAMENT – P9_TA(2021)0259, TESTO DELLA RISOLUZIONE


 

Lo scorso mese di maggio, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in materia di responsabilità delle aziende in caso di danno ambientale. Il documento contiene diverse osservazioni – compresa l’indicazione di alcune criticità sull’applicazione della Environmental Liability Directive (ELD) – e una serie di “raccomandazioni”, per lo più destinate alla Commissione europea(1).

Tra le principali “General Observations”, il Parlamento europeo:

  • accoglie con favore gli sforzi della Commissione per valutare e colmare le lacune nell'attuazione delle Direttive ELD (Environmental Liability Directive) ed ECD (Environmental Crime Directive) negli Stati membri;
     
  • deplora il fatto che i poteri discrezionali stabiliti nella ELD, la mancanza di consapevolezza e informazione sulla Direttiva stessa, risorse e competenze insufficienti e la debolezza dei meccanismi atti a garantire efficace compliance e governance a livello nazionale, regionale e locale abbiano condotto a carenze sul piano attuativo, a una notevole differenziazione tra gli Stati membri per quanto riguarda l'applicazione della ELD  e a condizioni di uneven playing field  per gli operatori; sottolinea inoltre che tali carenze comportano impatti negativi anche sull'attuazione della Direttiva ECD. Per garantire maggiore efficacia alle norme, sono necessari ulteriori sforzi in termini di standardizzazione normativa e di maggiore fiducia da parte dei cittadini nell'efficacia della legislazione UE, cercando il giusto equilibrio tra le preoccupazioni delle imprese e la protezione dell'ambiente;
     
  • ritiene che una delle cause dell'insufficiente armonizzazione della ELD sia la mancanza di una procedura amministrativa standard per la notifica alle Autorità competenti di minacce imminenti all’ambiente o di effettivi danni ambientali; osserva inoltre che alcuni Stati membri hanno individuato tale limite e hanno creato appositi database, ma la pratica varia notevolmente tra gli Stati. Suggerisce, pertanto, che tali dati vengano raccolti sotto la supervisione di una Task Force UE, che provvederà a renderli pubblici;
     
  • osserva che il costo medio delle azioni correttive/di ristoro del danno è di 42.000 euro, ma che i costi sono stati notevolmente più elevati in alcuni casi significativi; considera negativo il fatto che, in tali casi, il recupero dei costi sostenuti diventi difficile a causa dell'insorgere di casi di insolvenza e che, pertanto, i costi debbano essere sostenuti dallo Stato (e, indirettamente, dal contribuente). Tale fenomeno – sottolinea il PE – dovrà essere evitato in futuro. 
     

La risoluzione del PE contiene anche più di 60 “Recommendations”, tra le quali le seguenti:

  • invita la Commissione a fornire ulteriori chiarimenti e orientamenti alle competenti Autorità nazionali in merito ai principali termini giuridici dell'ECD (Environmental Crime Directive) e la esorta a sviluppare una classificazione armonizzata dei reati ambientali;
     
  • esorta la Commissione e gli Stati membri a istituire regimi di protezione e sostegno per le vittime di danno ambientale, garantendo loro pieno accesso alla giustizia, all'informazione e al risarcimento; in particolare, invita la Commissione a valutare l'efficienza dei meccanismi di richiesta rapida dei risarcimenti, al fine di garantire alle vittime veloce ristoro nei casi di insolvenza; 
     
  • ritiene che la maggior parte delle definizioni della Direttiva ELD (in particolare in concetto di "environmental damage" e "operator"), dovrebbe essere ulteriormente chiarito(2); accoglie pertanto con favore l’impegno in essere per sviluppare un comune “documento di comprensione” (Common Understanding Document - CUD) sulle definizioni e i concetti chiave della ELD. Inoltre, il PE è del parere che la revisione della Direttiva dovrebbe essere allineata con il Paris Climate Agreement;
     
  • esorta la Commissione, con particolare enfasi, a considerare i crimini contro l’ambiente come una “priorità”.
    ________________   

(1)  Sul tema  della responsabilità delle aziende in caso di “environmental damage”, si segnala anche un recente studio (maggio 2020) commissionato dal Parlamento europeo. Si veda:
“Environmental Liability of companies”  (STUDY – May 2020)
Michael G. FAURE
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2020/651698/IPOL_STU(2020)651698_EN.pdf
WEBPAGE DI PRESENTAZIONE dello studio
https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document.html?reference=IPOL_STU(2020)651698

(2) Sul punto, si veda:
“Direttiva ELD: linee guida della Commissione per chiarire l’ambito del ‘danno ambientale’”, in Panorama Assicurativo n.211, maggio 2021 (Sezione “UNIONE EUROPEA”)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/80033/articolo/80279