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🌎 Cambiamento climatico, Infrastrutture

L'INAZIONE NON È PIÙ UN'OPZIONE: DUE REPORT SWISS RE SU CAMBIAMENTO CLIMATICO E INFRASTRUTTURE VERDI

“The economics of climate change: no action not an option” (Report) “Growth in green infrastructure to support recovery from COVID-19” (Economic Insights, 21 aprile 2021)


SWISS RE
https://www.swissre.com/


SWISS RE – Link al REPORT

SWISS RE – ECONOMIC INSIGHTS, link al documento


Se le economie mondiali saranno in grado di rispettare gli obiettivi dell'accordo di Parigi, ossia di mantenere il rialzo della temperatura media del pianeta al di sotto dei 2°C da oggi al 2050, la perdita del prodotto interno lordo mondiale potrà essere limitata al 4,2%: questa è la premessa di un recente Report di Swiss Re sui diversi scenari macroeconomici relativi alle opzioni in materia di controllo della CO2.

Gli effetti del riscaldamento climatico sono destinati a colpire in maniera diversa le regioni del Pianeta. Ad esempio, le economie del sud-est asiatico probabilmente subiranno i maggiori effetti negativi: si va dal -17% del PIL nel caso si riesca a raggiungere l'obiettivo dei 2°C al –37,4% nello scenario peggiore, di aumento della temperatura di 3,2°C.

Oltre ai rischi di carattere fisico, vi sono i rischi del periodo di transizione. Si tratta di rischi di carattere economico, connessi alle misure necessarie per riconvertire il sistema produttivo e la società. Anche da questo punto di vista, segnala il Report, le economie asiatiche, in particolare del sud e del sud-est del Continente, risultano maggiormente esposte.

Il settore pubblico e il settore privato, inclusi naturalmente gli assicuratori per la loro capacità di gestire i rischi e per l'orizzonte di lungo periodo delle loro strategie di investimento, possono facilitare la transizione verso una economia a basse emissioni di carbonio.

Tuttavia, è necessario, concludono gli Autori, aumentare la trasparenza dei dati e dei prezzi nel mercato del trasferimento dei rischi. A tal fine occorre avviare iniziative per migliorare il mercato delle emissioni di CO2, promuovere la convergenza della tassonomia relativa agli investimenti verdi e sostenibili e, nell'ambito del reporting aziendale, le imprese dovrebbero rendere pubbliche le roadmap su come raggiungere gli obiettivi al 2050.

Il tema delle infrastrutture verdi e di come queste, anche in seguito ai nuovi investimenti dopo il Covid-19, possano contribuire a raggiungere gli obiettivi della COP21 di Parigi, è al centro di un secondo documento, della serie Economic Insights, di Swiss Re. Il riassicuratore svizzero prevede nel periodo 2021-2040, a livello mondiale, investimenti annui in infrastrutture verdi e in energie rinnovabili pari a 3.300 miliardi di dollari, con una crescita promettente anche per il business assicurativo.