Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Cambiamento climatico, Stabilità finanziaria

STABILITA’ FINANZIARIA E RISCHIO CLIMATICO: UN APPROFONDIMENTO DELLA BCE

"Climate-related risks to financial stability”

Spyros Alogoskoufis, Sante Carbone, Wouter Coussens, Stephan Fahr, Margherita Giuzio, Friderike Kuik, Laura Parisi, Dilyara Salakhova, Martina Spaggiari


ECB - EUROPEAN CENTRAL BANK
https://www.ecb.europa.eu/


ECB – Link al TESTO DEL DOCUMENTO



La Banca Centrale Europea ha recentemente pubblicato, nell’ambito dell’ultima edizione della sua Financial Stability Review, un approfondimento dedicato al tema degli effetti del rischio climatico sulla stabilità del sistema finanziario. 

In apertura viene sottolineato il ruolo importante finora svolto dalla BCE nell’identificare ed evidenziare tali rischi, tramite un consistente lavoro di stima delle esposizioni del sistema finanziario, di aggiornamento delle analisi di scenario per il settore bancario, del monitoraggio degli sviluppi nell’ambito del finanziamento della “green transition”.

Sebbene i dati e le sfide metodologiche siano ancora al centro del dibattito in corso, l’analisi svolta indica:   (i) esposizioni in certa misura concentrate delle banche rispetto a fattori di rischio fisici e di transizione, (ii) una prevalenza di esposizioni tra le banche più vulnerabili e in regioni specifiche, (iii)  esistenza di un potenziale  di mitigazione del rischio  di interazione tra istituzioni finanziarie,  (iv) forte dipendenza inter-temporale, che condiziona l'interazione tra rischi di  transizione e rischi fisici.

Allo stesso tempo, l'interesse degli investitori per la "finanza verde" continua ad aumentare, ma è necessario promuovere meccanismi di mercato efficienti; sia la valutazione dei rischi sia l'uso della finanza per sostenere un’ordinata transizione verso un'economia più sostenibile possono trarre vantaggio da una migliore disclosure.

Una sezione del documento è dedicata al ruolo delle imprese assicuratrici nella mitigazione dei rischi fisici. Al riguardo, si evidenzia che:

  • nell’area euro, solo un terzo dei danni economici legati al rischio climatico risulta essere assicurato e si prevede che i mutamenti del clima finiranno per ampliare il protection gap;
     
  • gli assicuratori svolgono un ruolo rilevante nella mitigazione degli effetti macroeconomici delle catastrofi provocate  dai cambiamenti climatici;
     
  • si prevede che da miglioramenti sul fronte dell’insurance protection possano scaturire consistenti vantaggi nell’ambito della condivisione del rischio (risk pooling).

Da ultimo, nel documento viene evidenziato che la Commissione europea ha recentemente pubblicato una nuova strategia in materia di adattamento ai mutamenti climatici, che include l'obiettivo di colmare l’esistente protection gap.  Viene suggerita, in particolare, l’opportunità di considerare azioni più concrete per mitigare il rischio fisico mediante coperture assicurative e misure di adattamento (ad esempio, collegando forme specifiche di credito a requisiti assicurativi, aumentando le partnership pubblico-privato oppure diversificando i rischi attraverso un Fondo comune europeo per le catastrofi).