NUOVA ZELANDA: IL SETTORE FINANZIARIO CHIAMATO ALLA DISCLOSURE DEGLI IMPATTI SUL CLIMA
“Financial Sector (Climate-related Disclosures and Other Matters) Amendment Bill (Government Bill)” TESTO NORMATIVO “New Zealand introduces legislation to require financial sector disclosures of climate change impact” ARTICOLO, Apr. 2021
NEW ZEALAND LEGISLATION
https://www.legislation.govt.nz/
JURIST – LEGAL NEWS AND COMMENTARY
https://www.jurist.org/
NZ LEGISLATION – Link al TESTO NORMATIVO
JURIST – Link all’ARTICOLO DI COMMENTO (Apr. 2021)
La Nuova Zelanda ha annunciato l'introduzione di una normativa che richiederà alle imprese del settore finanziario di rendere noti gli impatti dei cambiamenti climatici sulla loro attività.
Le norme in questione (The Financial Sector Climate-related Disclosure and Other Matters) sono già state presentate al Parlamento (1) .
Tra le altre disposizioni, le nuove norme richiederanno alle imprese del settore di riferire sugli impatti climatici dei loro investimenti e di dettagliare i piani per la gestione dei rischi climatici, come pure di chiarire la sostenibilità delle decisioni aziendali. Tali requisiti hanno lo scopo di consentire agli investitori e agli altri stakeholders di valutare in modo trasparente come le istituzioni finanziarie stiano considerando rischi e opportunità e come stiano conseguentemente agendo sul piano delle decisioni di investimento.
I suddetti requisiti di informativa saranno obbligatori per le istituzioni finanziarie caratterizzate da un elevato livello di responsabilità pubblica, come le grandi banche e gli istituti finanziari non-bancari di grandi dimensioni, le grandi imprese assicuratrici e i fondi di investimento (la normativa definisce "grande" un'istituzione finanziaria con un patrimonio complessivo superiore al miliardo di dollari neozelandesi).
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(1) La Nuova Zelanda si pone tra i leader globali nell’ambito delle politiche destinate a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. I legislatori, infatti, hanno approvato (2019) una normativa che impegna il Paese a raggiungere una posizione “carbon-neutral” entro il 2050. Successivamente, nel 2020, il Parlamento ha approvato una mozione che ha anticipato tale data al 2025.