Panorama Assicurativo Ania

🌎 Cambiamento climatico, Rischio finanziario

L’IMPATTO DEGLI “STRANDED ASSETS” SULLE ISTITUZIONI FINANZIARIE: ANALISI DELLE ESPOSIZIONI E IMPLICAZIONI PER I REGOLATORI IN EUROPA

“The Impact of Stranded Fossil Fuel Assets on International Financial Institutions: A financial exposure analysis and implications for European central banks and financial regulators”

Moritz BAER


SSRN
https://www.ssrn.com/index.cfm/en/


SSRN – Link al PAPER


Questo documento presenta un'analisi dell'esposizione delle istituzioni finanziarie di 68 Paesi nei confronti degli attivi cosiddetti “non recuperabili” (“stranded assets”), ossia i titoli emessi da società attive nella estrazione e nella commercializzazione di combustibili fossili. 

L'analisi disaggrega l'esposizione (pari a 2.810 miliardi di dollari statunitensi) di 6.510 istituzioni finanziarie verso le 26 maggiori società di petrolio e gas quotate in Borsa e riguarda l'esposizione non solo in azioni, ma anche in titoli obbligazionari. 

Sono presentati approfondimenti empirici di dettaglio sulla composizione e il livello di esposizione a livello di singola istituzione, di settore finanziario, di giurisdizione e a livello internazionale. 

I risultati evidenziano l'importanza dei titoli obbligazionari nell'analisi finanziaria perché le obbligazioni in circolazione, ad esempio, rappresentano quasi il 60% dell'esposizione diretta agli “stranded assets” del solo settore assicurativo. 

Il documento si basa su un nuovo quadro comparativo per i settori finanziari che cattura il rischio e la sua diversificazione tra i diversi operatori. Questo consente di valutare lo stress finanziario e la vulnerabilità del portafoglio dei diversi settori e delle rispettive giurisdizioni nazionali. 

L'analisi evidenzia livelli di rischio più elevati per i fondi pensione e i fondi sovrani in Norvegia, per le banche in Francia e negli Stati Uniti, per le compagnie di assicurazione negli Stati Uniti e nel Regno Unito. 

Con un focus sull'Europa, si sottolinea la necessità di rafforzare le riforme prudenziali da parte dei regolatori finanziari. I soli requisiti di disclosure relativi ai rischi climatici non sono ritenuti sufficienti per mitigare le conseguenze di vasta portata di un'elevata esposizione agli asset non recuperabili. 

Sono discusse diverse misure per un ruolo più attivo in questo campo delle banche centrali e dei regolatori finanziari europei. Tali misure contribuiscono alla creazione di un sistema finanziario resiliente al cambiamento climatico.