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🇮🇹 Demografia

ISTAT, INDICATORI DEMOGRAFICI: NEL 2020, POPOLAZIONE IN CALO QUASI OVUNQUE SUL TERRITORIO ITALIANO

“Popolazione in calo quasi ovunque sul territorio” (Indicatori Demografici, Anno 2020)


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
https://www.istat.it/


ISTAT – Link al REPORT


L’ISTAT ha recentemente pubblicato un Report con gli indicatori demografici per l’Italia riferiti al 2020(1).

Lo scorso anno, la pandemia da Covid-19 ha prodotto effetti non soltanto sulla mortalità, ma anche sulla mobilità residenziale interna e con i Paesi esteri. 

Ne scaturisce un quadro globale, già di per sé fortemente squilibrato da dinamiche demografiche deboli sul versante del ricambio della popolazione, nel quale le stesse problematiche risultano accentuate e moltiplicate. 

Alla luce di dati consolidati che coprono tutto il 2020 ma che, per il momento, sono da considerarsi provvisori, le nascite risultano pari a 404.000 mentre i decessi raggiungono il livello eccezionale di 746.000. Ne consegue una dinamica naturale (nascite-decessi) negativa nella misura di 342.000 unità. 

Gli effetti del lockdown hanno determinato inevitabili ripercussioni sul versante dei trasferimenti di residenza. Le iscrizioni dall’estero sono state 221.000 e le cancellazioni 142.000. Ne deriva un saldo migratorio con l’estero positivo per 79.000 unità, il valore più basso degli anni 2000 e in grado di compensare solo in parte l’effetto negativo del pesante bilancio della dinamica naturale. 

Per quanto riguarda la mobilità interna si rileva una riduzione del volume complessivo di circa il 12%: sono 1.308.000 i trasferimenti registrati tra i Comuni italiani nel 2020 contro 1.485.000 dell’anno precedente. Le ordinarie operazioni di allineamento e revisione delle anagrafi (saldo per altri motivi) comportano un saldo negativo per ulteriori 121.000 unità.

Il riflesso di tali andamenti comporta un’ulteriore riduzione della popolazione residente, scesa al 1° gennaio 2021 a 59.258.000. Ininterrottamente in calo da 7 anni consecutivi, e specificamente dal 2014 quando raggiunse la cifra record di 60,3 milioni di residenti, l’ammontare della popolazione registra nel 2020 una riduzione di 384.000 unità sull’anno precedente (-6,4 per mille residenti).

Con l’eccezione del Trentino-Alto Adige, dove si riscontra una variazione annuale della popolazione pari a +0,4 per mille, tutte le regioni sono interessate da un decremento demografico. Il fenomeno colpisce maggiormente il Mezzogiorno (-7 per mille) rispetto al Centro (-6,4) e al Nord (-6,1). Molise (-13,2) e Basilicata (-10,3) sono le regioni più colpite; tra quelle del Nord spiccano Piemonte (-8,8), Valle d’Aosta (-9,1) e Liguria (-9,9).

Per effetto del forte aumento del rischio di mortalità, specie in alcune aree e per alcune fasce d’età, la sopravvivenza media nel corso del 2020 appare in decisa contrazione. La speranza di vita alla nascita, senza distinzione di genere, scende a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019. Per osservare un valore analogo occorre risalire al 2012. Gli uomini sono più penalizzati: la loro speranza di vita alla nascita scende a 79,7 anni, ossia 1,4 anni in meno dell’anno precedente, mentre per le donne si attesta a 84,4 anni, un anno di sopravvivenza in meno. A 65 anni la speranza di vita scende a 19,9 anni (18,2 per gli uomini, 21,6 per le donne). 

 

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(1) Per il precedente, si veda: “ISTAT, indicatori demografici 2019: popolazione italiana ancora in calo”, in Panorama Assicurativo n. 197, marzo 2020 (Sezione “STATISTICHE”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51092/articolo/73195