QUARTA INDAGINE BANKITALIA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA E LE ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE DURANTE LA PANDEMIA
“Bollettino Economico” (Numero 2/2021, Aprile)
BANCA D’ITALIA
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BANCA D’ITALIA – Link al BOLLETTINO 2/2021
Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, prima del nuovo inasprimento delle misure per limitare la diffusione del virus, la Banca d’Italia ha condotto la quarta edizione dell’indagine straordinaria sulle famiglie italiane per raccogliere informazioni sull’andamento delle loro condizioni economiche e le aspettative per il futuro. I risultati sono pubblicati sul “Bollettino Economico” n. 2, aprile 2021(1).
Le valutazioni sulle prospettive generali dell’economia sono migliorate, collocandosi su un livello più elevato rispetto a quello dei mesi estivi, dopo la prima ondata della pandemia. Anche le aspettative sul mercato del lavoro sono divenute più favorevoli; i nuclei con capofamiglia lavoratore autonomo restano più pessimisti.
Le famiglie, peraltro, non si attendono che l’emergenza sanitaria venga superata entro un orizzonte ravvicinato: solo il 16% ritiene che verrà meno nel corso del 2021, mentre un terzo stima che si protrarrà almeno fino al 2023.
Il 30% dei nuclei riporta di aver percepito nell’ultimo mese un reddito più basso rispetto a prima dello scoppio della pandemia; il calo è più diffuso tra quelli con capofamiglia lavoratore autonomo o disoccupato e nelle zone maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria (zone arancioni e rosse). Il peggioramento delle condizioni reddituali ha continuato a essere mitigato dalle misure di sostegno al reddito: tra dicembre 2020 e febbraio 2021 ne avrebbe beneficiato un quarto delle famiglie.
Oltre il 60% dei nuclei dichiara di avere difficoltà economiche ad arrivare alla fine del mese, 10 punti percentuali in più rispetto al periodo precedente la pandemia; la percentuale è aumentata di oltre 20 punti (al 65%) per i nuclei il cui capofamiglia è un lavoratore autonomo. Poco meno del 40% delle famiglie riporta che negli ultimi dodici mesi si è verificato che il reddito familiare non fosse sufficiente a coprire le spese; quasi la metà di questi nuclei riferisce che, in assenza di reddito o trasferimenti, non disporrebbe di risorse finanziarie proprie per far fronte ai consumi essenziali nemmeno per un mese.
Una quota significativa di famiglie ha risparmiato nell’ultimo anno. Circa il 40% riferisce di aver speso meno del reddito annuo nel 2020, riuscendo ad accumulare un po’ di risparmio; tra queste, quasi un terzo lo ha fatto in misura più intensa che nel 2019. L’aumento del risparmio prevale però solo tra i nuclei che arrivano facilmente o abbastanza facilmente alla fine del mese.
Solo un terzo del risparmio accumulato nel 2020 verrebbe consumato nel corso del 2021: poco più della metà sarebbe detenuto sotto forma di depositi o altre forme di investimento; il rimanente verrebbe impiegato per ripagare il debito.
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(1) Per un precedente, si veda: “Bankitalia: seconda indagine sulla situazione economica e sulle aspettative degli italiani nel 2020”, in Panorama Assicurativo n. 207, gennaio 2021 (Sezione “NEWS”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51102/articolo/74917