Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Assicurazione del credito

ANIA: L’ANDAMENTO DELL’ASSICURAZIONE DEL RAMO CREDITO NEL 2020

“ANIA Trends – Ramo Crediti (Dati al 31 dicembre 2020)” (Anno X, numero 10, aprile 2021)


ANIA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LE IMPRESE ASSICURATRICI
https://www.ania.it/


ANIA – Link al DOCUMENTO


ANIA ha recentemente pubblicato i principali risultati relativi all’andamento dell’assicurazione del ramo credito nel 2020.

Nell’anno, i premi contabilizzati del ramo sono stati pari a 564 milioni, in lieve diminuzione (-1,1%) rispetto al 2019. Considerando l’ammontare dei premi (pari a 579 milioni) prima dei saldi per movimenti di portafoglio degli anni precedenti, la riduzione osservata si attenua leggermente e si attesta a -0,9%, dal momento che il saldo negativo di tali movimenti contabilizzato nel 2020 (-14,8 milioni) era di poco superiore a quello registrato nel 2019 (-14,0) ed entrambi hanno diminuito l’effettivo livello dei premi contabilizzati. 

Le misure restrittive adottate durante gran parte del 2020 a causa della pandemia da Covid-19 hanno avuto un effetto negativo contenuto sulla raccolta premi del ramo. Le compagnie operanti nel settore hanno infatti concesso misure di flessibilità in favore dei loro clienti come, ad esempio, dilazioni dei termini di pagamento con i debitori, proroga dei termini di pagamento dei premi assicurativi, allungamento dei tempi per la presentazione delle dichiarazioni di fatturato o per la denuncia di sinistri. Tale flessibilità è stata possibile anche grazie all’introduzione di un fondo di riassicurazione pubblico, gestito da SACE, di 2 miliardi di euro, a cui hanno aderito tutte le compagnie operanti nel ramo credito, volto ad assorbire le esposizioni più rischiose. 

I premi di nuova produzione sottoscritti nel 2020 rappresentano il 18,7% del totale (erano 20,4% nel 2019) e ammontano a oltre 108 milioni, in diminuzione del 9,2% rispetto all’anno precedente. 

L’83,1% dei premi del ramo contabilizzati nel 2020 è concentrato nelle coperture di rischi legati ai cosiddetti “crediti commerciali all’interno”, mentre l’8,7% riguarda polizze assicurative collegate a finanziamenti garantiti dalla “cessione del quinto dello stipendio”.