Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Investimenti, Avversione al rischio

AVVERSIONE AL RISCHIO DELLE IMPRESE ASSICURATRICI E PROCICLICITA’ DEI COMPORTAMENTI DI INVESTIMENTO E DI SOTTOSCRIZIONE

“Cyclical Risk Appetite in the Insurance Sector”

Elisa LUCIANO, Jean Charles ROCHET


COLLEGIO CARLO ALBERTO
https://www.carloalberto.org/


COLLEGIO CARLO ALBERTO – Link alla PRESENTAZIONE


In occasione del workshop sul tema Long-term investors’ trends: theory and practice”, organizzato l’8 aprile scorso dall’Università di Torino e dalla Banca d’Italia, è stata effettuata la presentazione in esame, dedicata alla ciclicità del “risk appetite” nel settore assicurativo e alle sue conseguenze sui comportamenti di investimento e di sottoscrizione dei rischi. 

Le compagnie di assicurazione sono grandi investitori istituzionali (ad esempio, detengono 9.000 miliardi di dollari negli Stati Uniti, il 42% del PIL). Il loro portafoglio varia nel tempo, con un andamento ciclico i cui motivi non sono stati indagati a sufficienza.  

Gli Autori si pongono la domanda se le proprietà cicliche del portafoglio di investimenti delle imprese assicuratrici possano essere razionalizzate da un modello teorico. In particolare, si propongono di indagare se la ciclicità ha qualcosa a che fare con l'avversione al rischio e se l’avversione al rischio degli assicuratori, a sua volta, sia ciclica.

Va tenuto presente il fatto che anche premi e utili assicurativi hanno andamenti ciclici, seguendo le fasi di “soft” e “hard market”. La letteratura li collega alla necessità di finanziamento esterno, che ha un costo, in prossimità di situazioni di default. Ma esiste una connessione tra i due cicli, quello delle attività e quello delle passività?

Gli Autori presentano un modello in cui l'asset allocation è determinata congiuntamente alla capacità di sottoscrizione, ovvero all'offerta assicurativa. La ciclicità dei premi e della capacità di sottoscrizione ha la stessa fonte dei cicli di allocazione degli asset, ovvero l'avversione al rischio di tipo endogeno. L'avversione al rischio dipende dalla capitalizzazione del settore.

In sintesi, gli Autori cercano di spiegare l'avversione al rischio delle compagnie di assicurazione e i conseguenti effetti sulle attività e passività. L'avversione al rischio è anticiclica rispetto al capitale e il comportamento delle compagnie di assicurazione è naturalmente cauto: esse, infatti, riducono l'offerta e l'esposizione alle attività rischiose quando il capitale è limitato. Le frizioni del mercato possono essere sufficienti per evitare la prociclicità ed è possibile prevedere gli effetti di shock improvvisi sul capitale.