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NUOVA ZELANDA: ANALISI DEI COSTI E DELLE RISERVE PER I SINISTRI DEL TERREMOTO DI CANTERBURY (2010-11)

«Funding and reserving Canterbury earthquake insurance claims» (NEWS RELEASE e ANALYTICAL NOTE, 28.-Feb.-2021)

Robert COLE


RBNZ - RESERVE BANK OF NEW ZEALAND
https://www.rbnz.govt.nz/


RBNZ - Link alla NEWS RELEASE (26.2.2021)

RBNZ - Link alla «ANALYTICAL NOTE»


 

La Banca Centrale della Nuova Zelanda (Reserve Bank, RBNZ) ha recentemente pubblicato una “Analytical Note” che fa il punto sugli impatti assicurativi dei disastrosi eventi sismici che hanno colpito la città di Canterbury e i suoi dintorni fra il 2010 e il 2011.

I terremoti di Canterbury sono di gran lunga l'evento assicurativo più oneroso nella storia della Nuova Zelanda, con costi stimati – in termini di sinistri property –   pari a circa 38 miliardi di dollari (di cui più di 36 miliardi liquidati) e sono anche tra gli eventi più significativi su scala globale(1). La Nota in esame offre un’analisi retrospettiva dell’attività di “funding and reserving” relativa a tale evento a distanza di un decennio e RBNZ segnala che, al riguardo, vi sono diverse, preziose lezioni da trarre, sia per le imprese assicuratrici sia per la stessa Autorità di vigilanza, da tenere presenti nel caso di eventi simili in futuro. La Nota esamina, in particolare, la copertura dei costi dei sinistri property e l'evoluzione nel tempo delle stime degli assicuratori sui costi stessi.
 

Fra le principali evidenze emerse dall’analisi:

  • sebbene esistano altre fonti di finanziamento in caso di eventi catastrofali oltre alla riassicurazione, tali forme alternative sono generalmente limitate e non sempre efficaci. Per eventi catastrofali “unici” e di vasta portata è difficile stimare con precisione i costi previsti per i sinistri e queste difficoltà possono rappresentare un problema persistente per diversi anni;
     
  • la riassicurazione ha finanziato il 72% del costo dei sinistri per gli eventi di Canterbury per 20 assicuratori property;
     
  • per otto imprese assicuratrici, i costi dei sinistri hanno superato i limiti della copertura riassicurativa prevista; dieci compagnie non disponevano di riassicurazione e capitale sufficienti per far fronte completamente al costo dei sinistri (in cinque casi, il deficit di risorse pre-evento risultava pari ad almeno il 30%). Complessivamente, per le 20 imprese coinvolte, l'81% dei costi dei sinistri è stato coperto “pre-event” e il 19% “post-event”;
     
  • la best estimate del costo dei sinistri è quasi raddoppiata tra giugno 2011 e dicembre 2016: l'ampiezza e la persistenza dell'aumento indicano che le imprese di assicurazione hanno avuto difficoltà a stimare con precisione i costi in questione;
     
  • quanto alle valutazioni effettuate prima di dicembre 2016, l’aumento del costo dei sinistri è stato superiore al 50% delle best estimate reserves per i sinistri in essere alla data di valutazione. Ciò è più del doppio del margine di rischio delle riserve per sinistri in essere, che gli assicuratori detengono per coprire l'incertezza. Con “il senno di poi”, indica la Nota della vigilanza, risulta che le riserve non erano adeguate e l'incertezza è stata sottostimata.

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(1) La gravità dell’evento ha condotto, nel Paese, a importanti modifiche sul piano della gestione dei sinistri conseguenti a eventi calamitosi. Sul punto, si veda:
“Nuova Zelanda: un nuovo modello pubblico-privato per la gestione dei sinistri da calamità naturali”, in Panorama Assicurativo n. 206, dicembre 2020 (Sezione “NEWS”)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51101/articolo/74611