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🇪🇺 Pandemia, Stabilità finanziaria

ESRB: REPORT SULLE IMPLICAZIONI DI STABILITA’ FINANZIARIA DELLE MISURE DI SOSTEGNO ECONOMICO POST-COVID

“ESRB report on the financial stability implications of COVID-19 support measures to protect the real economy” (PRESS RELEASE, 16 febbraio 2021) “Financial stability implications of support measures to protect the real economy from the COVID-19 pandemic. February 2021” (REPORT)


ESRB – EUROPEAN SYSTEMIC RISK BOARD
https://www.esrb.europa.eu/home/html/index.en.html


ESRB – Link alla PRESS RELEASE

ESRB – Link al REPORT


L'European Systemic Risk Board (ESRB) ha pubblicato, il 16 febbraio scorso, un Rapporto sulle implicazioni per la stabilità finanziaria delle misure di sostegno volte a proteggere l'economia reale dagli effetti del coronavirus. 

Il rapporto mostra che la risposta fiscale volta a sostenere l'economia reale ha stabilizzato il flusso dei prestiti e che il sistema finanziario ha continuato a funzionare. Tuttavia, poiché i rischi sono ancora concreti, il Rapporto identifica anche le priorità politiche in termini di progettazione e durata delle misure fiscali, maggiore trasparenza, rendicontazione e preparazione per ulteriori scenari avversi.

Il documento fornisce la prima valutazione delle implicazioni delle misure fiscali legate alla crisi in 31 Paesi. Le Autorità macroprudenziali hanno segnalato all'ESRB l’approvazione di pacchetti di sostegno fiscale di entità pari a circa il 14% del PIL dei Paesi considerati (oltre 2.400 miliardi di euro). I pacchetti includono garanzie pubbliche su prestiti, prestiti pubblici, sovvenzioni dirette e misure fiscali. Fino a settembre 2020, l'utilizzo di questi programmi era pari a circa il 4% del PIL complessivo. Inoltre, circa il 5% del totale dei prestiti delle banche era soggetto a moratorie.

Le differenze nelle misure fiscali introdotte riflettono, in larga misura, le diverse esposizioni alla pandemia. I Paesi più duramente colpiti tendono ad avere programmi più ampi e con una maggiore diffusione, mentre i Paesi con una quota maggiore di occupazione nei settori vulnerabili dipendono maggiormente dalle sovvenzioni dirette. L'adozione delle moratorie è positivamente correlata ai livelli di debito pre-crisi delle società non finanziarie e delle famiglie.

Durante la prima fase della pandemia è stata evitata una crisi di liquidità e il sistema finanziario ha continuato a operare. Fino a un terzo dei nuovi prestiti bancari alle imprese è stato oggetto di misure fiscali legate alla crisi e l'azione tempestiva intrapresa dai Governi è stata essenziale per mitigare l'impatto su famiglie e imprese. Il sistema finanziario ha beneficiato di programmi di sostegno fiscale e di politica monetaria. Inoltre, un approccio flessibile all'interno dei quadri normativi esistenti ha sostenuto tali misure, anche allentando temporaneamente alcuni vincoli sui bilanci bancari. Ad oggi, gli aumenti delle sofferenze sono stati inferiori a quanto ci si sarebbe potuto aspettare, data l'entità dello shock. Nel complesso, finora, le ricadute dall'economia reale al sistema finanziario sono state contenute.

Più a lungo dura la crisi e più debole è la ripresa economica, maggiore è il rischio che le perdite nel settore non finanziario possano estendersi a quello finanziario. Durante questa fase della pandemia, le Autorità dovrebbero concentrarsi su (i) indirizzare le misure fiscali ai settori più colpiti, (ii) monitorare la sostenibilità del debito privato, dato che alcune delle misure aumentano l'indebitamento dei mutuatari, (iii) prepararsi a uno scenario di maggiori difficoltà nel settore delle imprese, affrontando prontamente i potenziali vincoli amministrativi per quanto riguarda la gestione dei crediti deteriorati e il processo di insolvenza, (iv) rafforzare la trasparenza del bilancio delle istituzioni finanziarie e aggiornare la rendicontazione e (v) coordinare le politiche in tutti i settori e Paesi.

L'ESRB continuerà, anche in futuro, a monitorare le implicazioni per la stabilità finanziaria delle misure fiscali adottate.