Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Fondi pensione, Previdenza complementare

COVIP: LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE ALLA FINE DEL 2020. ISCRITTI E RISORSE IN AUMENTO NONOSTANTE LA PANDEMIA

“La previdenza complementare. Principali dati statistici” (Dicembre 2020)


COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
https://www.covip.it/


COVIP – Link al DOCUMENTO


COVIP ha recentemente pubblicato i principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia, aggiornati al 31 dicembre 2020(1)

Alla fine dello scorso dicembre, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari erano 9,353 milioni; la crescita rispetto alla fine del 2019, pari a 236.000 unità (+2,6%), risulta inferiore rispetto ai periodi precedenti all’emergere dalla crisi pandemica. A tale numero di posizioni, che include anche quelle di coloro che aderiscono contemporaneamente a più forme, corrisponde un totale degli iscritti che può essere stimato in 8,480 milioni di individui.

Rispetto alla fine del 2019, nei fondi negoziali si sono registrate circa 101.000 posizioni in più (+3,2%), il che ha portato il totale a 3,261 milioni. Nelle forme pensionistiche di mercato, i fondi aperti contavano 1,628 milioni di posizioni, 76.000 unità in più (+4,9%). Per i PIP “nuovi”, il totale delle posizioni, pari a 3,508 milioni, è in aumento di 89.000 unità (+2,6%).

A dicembre 2020, le risorse destinate alle prestazioni erano pari a circa 196 miliardi di euro, 11 miliardi in più rispetto alla fine del 2019. Il patrimonio dei fondi negoziali risultava pari a 60,4 miliardi di euro, il 7,5% in più. Per i fondi aperti si è attestato a 25,4 miliardi e a 39,2 miliardi per i PIP “nuovi”, in aumento, rispettivamente, dell’11,1 e del 10,4%. 

I flussi contributivi nel 2020 hanno totalizzato 12,4 miliardi di euro (3% in più rispetto al 2019), attenuando la propria crescita rispetto al trend degli anni precedenti (poco sopra il 5% annuo), ma mantenendosi comunque in territorio positivo nonostante la crisi sanitaria. Il calo dei contributi osservato nel secondo trimestre, in corrispondenza della fase più acuta della crisi, è stato recuperato. 

Dopo una prima parte dell’anno nella quale si sono registrate tensioni, i mercati finanziari hanno progressivamente recuperato nel corso della restante parte del 2020. 

I risultati delle forme complementari hanno beneficiato delle condizioni più distese dei mercati finanziari. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i rendimenti sono stati positivi per i fondi negoziali e per i fondi aperti: rispettivamente, 3,1% e 2,9%; sono risultati negativi, ma solo marginalmente (-0,2%), per i PIP di ramo III. Per le gestioni separate di ramo I, il risultato è stato pari all’1,4%.

Valutando i rendimenti su orizzonti più propri del risparmio previdenziale, essi restano nel complesso soddisfacenti. Nei dieci anni da inizio 2011 a fine 2020, il rendimento medio annuo composto è stato pari al 3,6% per i fondi negoziali, al 3,7% per i fondi aperti, al 3,3% per i PIP di ramo III e al 2,4% per le gestioni di ramo I; nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari all’1,8% annuo. 

 

________________
(1) Per il precedente, si veda:“La previdenza complementare in Italia a fine settembre 2020: cifre in ripresa dopo la pandemia”, in Panorama Assicurativo n. 206, dicembre 2020 (Sezione “UE”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/51101/articolo/74649