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🇮🇹 Sanità

OLTRE IL COVID-19, UN 2° PILASTRO PER LA PROTEZIONE DELLA SALUTE. IX RAPPORTO SULLA SANITA’ DI INTESA SANPAOLO RBM SALUTE E CENSIS

“IX Rapporto sulla sanità pubblica, privata e intermediata” (Annualità 2019-2020)


INTESA SANPAOLO RBM SALUTE
https://www.intesasanpaolorbmsalute.com/

CENSIS
https://www.censis.it/


Link al REPORT ("Sanità e Informazione" - https://www.sanitainformazione.it/)


La crisi pandemica ha cambiato l'approccio degli italiani ai bisogni di assistenza. Due cittadini su 3 mostrano una forte preoccupazione per la protezione della salute a causa della pandemia. Il 90,8% degli italiani richiede maggiore protezione in caso di nuova emergenza sanitaria. Oltre 1 su 3 è interessato a rispondere a questa esigenza attraverso una polizza sanitaria (+50% rispetto alla rilevazione 2019). 

Queste sono alcune delle evidenze che emergono dall'ultimo Rapporto sulla sanità pubblica e privata realizzato da Intesa Sanpaolo RBM Salute e Fondazione Censis su un campione di 10.000 italiani. 

La pandemia mostra quanto sia fondamentale disporre di un sistema di tutele supplementari rispetto a quelle del Servizio sanitario nazionale, che consenta non tanto di avere il rimborso delle spese da sostenere al di fuori del Ssn ma che permetta l'accessibilità alle cure. È la disponibilità di un circuito alternativo di strutture sanitarie l'elemento che in qualche modo è diventato di interesse fondamentale, più che il fatto di avere, attraverso l'assicurazione, solo il rimborso di quelle cure che devono essere effettuate presso le strutture private. 

Altro aspetto che emerge dal Report è che per il 93% degli italiani il sistema sanitario dovrà cambiare profondamente. 

Di fronte all'emergenza, i percorsi di cura tradizionali tendono a essere saturati e tutti orientati sulla gestione della crisi e, quindi, non possono più garantire la continuità, ad esempio, della tutela delle patologie croniche o dei percorsi di assistenza dei non autosufficienti, dei più fragili, degli anziani. Per la prima volta, dunque, i cittadini hanno riscontrato come la sola disponibilità economica non basti di per sé a garantire un surplus di opportunità di cura. Questo perché, di fronte a situazioni emergenziali, anche le stesse strutture sanitarie private rischiano di diventare inaccessibili. 

L'indagine evidenzia, inoltre, che c'è stato un incremento (del 50% rispetto alla rilevazione effettuata nel 2019) del numero di cittadini che si sono dichiarati disponibili, a breve, a sottoscrivere una polizza sanitaria. Questo testimonia che non è tanto la disponibilità economica aggiuntiva che il cittadino sta ricercando, ma la maggior protezione in campo sanitario. Quindi, un percorso di cura alternativo, la possibilità di avere una risposta più personalizzata ai bisogni, magari con strumenti e percorsi di telemedicina, di teleassistenza, la possibilità di non rimanere soli, di non interrompere il percorso di gestione delle cure croniche.