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EFFETTI DELLA PANDEMIA SUL FABBISOGNO DI LIQUIDITÀ E SULLA RISCHIOSITÀ DELLE IMPRESE: NOTA BANKITALIA

“Gli effetti della pandemia sul fabbisogno di liquidità, sul bilancio e sulla rischiosità delle imprese” (Note Covid-19, 13 novembre 2020)

Antonio DE SOCIO, Simone NARIZZANO, Tommaso ORLANDO, Fabio PARLAPIANO, Giacomo RODANO, Enrico SETTE, Gianluca VIGGIANO


BANCA D’ITALIA
https://www.bancaditalia.it/homepage/index.html


BANCA DITALIA Link alla NOTA



Una Nota recentemente pubblicata da BankItalia analizza l’impatto dello shock generato dall’epidemia di Covid-19 sul fabbisogno di liquidità, la patrimonializzazione, la redditività e la struttura finanziaria di circa 730.000 società di capitali italiane.

Per circa 270.000 di queste, rappresentative di oltre il 70% del fatturato del campione complessivo, l’In-House Credit Assessment System (ICAS) della Banca d’Italia consente inoltre di misurare l’effetto dello shock sulla probabilità di default (PD) a 12 mesi.

La nota si basa su uno scenario macroeconomico in cui l’andamento del fatturato delle imprese è coerente con le previsioni sul PIL formulate lo scorso luglio dalla Banca centrale, che, nello scenario di base, ipotizzavano per il 2020 una caduta del PIL del 9,5%.

La recessione innescata dall’epidemia di Covid-19 accresce in maniera significativa la quota di società di capitali italiane che, nel 2020, registrerebbero un fabbisogno di liquidità e un deficit patrimoniale.

Le principali misure di sostegno varate dal Governo tra marzo e agosto attenuano fortemente questi effetti: hanno sostanzialmente annullato il maggior deficit di liquidità; hanno ridotto, pur non eliminandolo, il peggioramento nelle condizioni patrimoniali.

Il ricorso a nuovi prestiti, anche grazie alle garanzie pubbliche, amplia tuttavia ulteriormente l’indebitamento, in particolare per le aziende più rischiose. L’indebolimento dei bilanci che ne risulta aumenta la probabilità di insolvenza delle imprese.