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17° RAPPORTO AUDIMOB SULLA MOBILITÀ: COME IL COVID-19 HA INCISO SULLE MODALITÀ DI MOVIMENTO

“17° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani” (Webpage di presentazione) “La mobilità in Italia tra la gestione del presente e le strategie per il futuro” (Presentazione di Carlo CARMINUCCI)


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ISFORT WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report

ISFORT Link alla RELAZIONE DI SINTESI



Gli italiani continuano ad affidarsi all'auto per gli spostamenti. Anzi: con il Covid ancora di più, come se l'auto fosse una “grande mascherina” contro il contagio. Arretra il trasporto pubblico che viene percepito come pericoloso. Quanto ai monopattini, un italiano su due li userebbe, ma tutti chiedono regole ferree.

Si tratta di un quadro della mobilità profondamente modificato rispetto agli scorsi anni: la pandemia si è abbattuta sul sistema dei trasporti come la tempesta perfetta.  

Questo è quanto emerge dal 17° “Rapporto Audimob sulla Mobilità degli Italiani”, realizzato da ISFORT in collaborazione con il CNEL e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il contributo scientifico di Agens.

L'auto nel 2019 si conferma come mezzo più utilizzato (+3,5%) ed è, per gli italiani, una sorta di protezione che tiene al sicuro. Sicurezza relativa, però: gli incidenti nel 2019 calano ma restano comunque numerosi.

Il 2020 sta segnando, nella mobilità dei cittadini, una linea netta di cesura rispetto ad alcune tendenze consolidate.

Il primo punto di rottura è determinato dall'andamento dei volumi di mobilità. Se nel biennio 2017-2019 si era assistito a una ripresa della domanda, dopo una fase quasi decennale di riduzione (dalla crisi economica del 2008), nel 2020 si è registrato l'atteso crollo verticale durante il lockdown, stimabile nell'ordine del 67% in meno di spostamenti giornalieri e dell'84% in meno di passeggeri-km percorsi.

Il secondo punto di rottura, molto rilevante, riguarda il riparto modale: il 2019 non è stato un anno positivo per la mobilità attiva (piedi, bicicletta) che, nel suo insieme, ha perso quasi 4 punti di share attestandosi al 24,1%. Si è quindi interrotto un trend positivo decennale per la mobilità dolce. Hanno beneficiato di questo “sorprendente” calo sia l'auto, che ha consolidato la propria dominante posizione di mercato (62,5% di domanda soddisfatta) sia l'insieme dei trasporti pubblici (dal 9,7% al 10,8%). Ma proprio sui trasporti pubblici si è scatenata una polemica dopo il blocco totale. In più, la paura degli italiani di contrarre il virus sui mezzi pubblici ha fatto perdere oltre un terzo dello share di mercato e quasi il 50% dei passeggeri.

Il tasso di mobilità sostenibile è sceso nel 2019 al 35%, un livello più basso di quello di inizio millennio (37,2% nel 2002); per il 2020 è prevedibile un rialzo dell'indice, per effetto soprattutto della grande crescita delle soluzioni di trasporto senza motore, che tuttavia non supererà la soglia del 40%, confermando così i deboli progressi del trasporto ecologico nel nostro Paese.

E i monopattini? Quasi la metà (43%) manifesta un forte interesse verso questo nuovo mezzo di spostamento, ma molti sono preoccupati per la sicurezza: quasi tutti (80%) chiedono regole ferree per il loro utilizzo. Ma è innegabile che, nel frattempo, questa modalità sta esplodendo.