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🇮🇹 Economia, Covid-19, Famiglie

BANCA D’ITALIA: LE FAMIGLIE ITALIANE DURANTE LA PANDEMIA (BOLLETTINO ECONOMICO N.4/2020)

“Bollettino Economico” (Numero 4/2020, ottobre)


BANCA D’ITALIA
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Nel “Bollettino Economico” n. 4, ottobre 2020, Banca d’Italia ha dedicato un approfondimento al tema “Le famiglie italiane durante l’epidemia: l’indagine della Banca d’Italia”. L’indagine riguarda gli effetti dell’epidemia di Covid-19 sulle condizioni economiche e sulle aspettative delle famiglie(1).

Rispetto alla prima rilevazione, condotta tra la fine di aprile e l’inizio di maggio 2020, le valutazioni sulle prospettive generali dell’Italia sono risultate meno pessimistiche.

La percentuale di famiglie che si attende un aggravamento nei successivi dodici mesi è scesa di circa 20 punti percentuali, pur mantenendosi elevata (23%). Le valutazioni sono rimaste più negative per i nuclei i cui capifamiglia sono lavoratori autonomi.

Le aspettative delle famiglie sulla propria condizione economica sono migliorate rispetto a quanto dichiarato in primavera: solo il 25% dei nuclei familiari si attende che il proprio reddito nei prossimi dodici mesi sia più basso rispetto a quello precedente l’epidemia.

Più negative le attese di chi è attualmente disoccupato, ma anche quelle dei lavoratori dipendenti con contratto a termine e degli autonomi: oltre un quinto dei capifamiglia con contratto a termine e il 15% degli autonomi ha ritenuto che la probabilità di perdere il lavoro nei prossimi dodici mesi sia superiore al 50%.

Elevata è la percentuale di famiglie che intende risparmiare (più del 40%). Le intenzioni di risparmio sono diffuse sia tra le famiglie che si aspettano un aumento del reddito (quasi il 70%), sia tra quelle che se ne attendono una riduzione (circa un quinto). Le attese di risparmio riflettono motivi precauzionali, a fronte del rischio di diminuzione del reddito, nonché il permanere del rischio di contagio, che può scoraggiare o impedire alcune spese legate al turismo e alle attività ricreative.

Secondo l’indagine, la quota di famiglie che ridurrebbe gli acquisti in negozi di beni essenziali (come gli alimentari) o le spese non essenziali (alberghi, bar e ristoranti) risulta crescente all’aumentare del numero dei contagi ipotetici nella regione ed è più alta per i nuclei che hanno subito un calo del reddito familiare dall’inizio della pandemia.

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(1) Sullo stesso tema, si veda: “Le famiglie italiane e lo shock pandemico: il ruolo dell’educazione finanziaria”, in Panorama Assicurativo n. 204, ottobre 2020 (Sezione “FOCUS”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=42005&est=1