LE PANDEMIE DOMINANO IL PANORAMA DEI RISCHI NEL 2020: NUOVA EDIZIONE DEL “FUTURE RISKS REPORT” DI AXA
“AXA Future Risks Report 2020”
AXA ha pubblicato l’edizione 2020 del Future Risk Report, pubblicazione annuale dedicata ai principali rischi emergenti a livello internazionale(1).
In linea generale, risulta dall’indagine che i rischi sono considerati degli intervistati come maggiormente connessi e interdipendenti. Inoltre, la percezione soggettiva di esposizione ai rischi è aumentata.
Pandemie e malattie infettive passano, comprensibilmente, dall'ottava posizione dell’anno scorso al primo posto, mentre il cambiamento climatico si posiziona al secondo posto a livello mondiale, rimanendo il rischio maggiormente percepito in Europa ma vedendo ridotto il suo peso in Asia e in America.
I rischi legati alla sicurezza informatica salgono al terzo posto, un aumento dovuto probabilmente alla maggiore adozione delle nuove tecnologie in seguito alla pandemia e all'esplosione di attacchi informatici durante il lockdown. Nel dettaglio, è aumentata la percezione del rischio di guerre informatiche, che sono considerate la principale minaccia alla sicurezza dal 47% degli esperti (rispetto al 37% dello scorso anno); è inoltre cresciuta la percezione del rischio di chiusura di servizi essenziali e infrastrutture critiche a seguito di un attacco informatico (+7 punti, al 51%).
I rischi geopolitici occupano il quarto posto, con un aumento significativo del rischio di guerra digitale tra Paesi, che gli esperti considerano la nuova principale minaccia alla sicurezza, e il rischio di disordini sociali, che si posiziona al quinto posto.
La graduatoria dei primi dieci rischi secondo il Report è la seguente:
- pandemie e malattie infettive;
- cambiamento climatico;
- rischi informatici;
- instabilità geopolitica;
- disordini sociali a livello locale;
- nuove minacce alla sicurezza;
- rischi macroeconomici;
- rischi legati alle risorse naturali e alla perdita di biodiversità;
- rischi finanziari;
- inquinamento.
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(1) Il Report, giunto alla sua settima edizione, misura - sulla base di un sondaggio di opinione, rivolto ad esperti e a un campione rappresentativo della popolazione - quali sono i rischi percepiti come più importanti. Nella presente edizione sono stati intervistati oltre 20.000 individui, in collaborazione con l'istituto di ricerca IPSOS e la società di consulenza per analisi geopolitiche Eurasia Group.