COME “WILD HORSES” FUORI CONTROLLO: I DANNI DEI MEGA INCENDI NEGLI STATI UNITI VERSO NUOVI RECORD
“Facts + Statistics: Wildfires”
III – INSURANCE INFORMATION INSTITUTE
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L’Insurance Information Institute ha affermato in una recente nota, citando i dati del National Interagency Fire Center, che dal 1° gennaio all'8 settembre 2020 si sono verificati negli Stati Uniti 41.051 incendi, un numero in forte aumento rispetto ai 35.386 nello stesso periodo del 2019. Circa 4,7 milioni di acri sono bruciati nel 2020, rispetto ai 4,2 milioni dell’anno precedente.
Secondo il Dipartimento degli Interni, fino al 90% degli incendi boschivi negli Stati Uniti sono causati dall’uomo. Alcuni incendi derivano da fuochi da campo lasciati incustoditi, dall'incendio di detriti, da linee elettriche abbattute, da sigarette gettate per negligenza e da atti dolosi intenzionali. Il restante 10% viene provocato da fulmini o lava.
A partire dall'8 settembre, CalFire ha segnalato che 10 incendi stavano bruciando in tutta la California. Il più grande, lo SCU Lightning Complex, situato in cinque contee nel nord dello Stato vicino a San Francisco, aveva bruciato circa 397.000 acri. Ad oggi, si tratta del secondo più grande incendio mai registrato nello Stato americano, avendo distrutto 224 strutture residenziali, commerciali e di altro tipo. Un secondo incendio, il LNU Lightning Complex è stato quasi altrettanto grande, danneggiando più di 375.000 acri in quattro contee, tra cui Napa e Sonoma.
A livello complessivo, circa 9.700 edifici, tra residenziali, produttivi e infrastrutture, sono stati danneggiati o distrutti. Nella sola California si stima che le abitazioni a rischio di incendio siano più di 2 milioni, mentre a livello nazionale le abitazioni a rischio sono circa 4,5 milioni.
Secondo Moody’s, i danni totali relativi ai wildfires che hanno colpito nel 2020 il Sud-Ovest degli Stati Uniti raggiungeranno gli 8 miliardi di dollari.