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AUSTRALIA: RISULTATI DELLA “INSURTECH SURVEY” DELLA VIGILANZA (APRA)

«Insights from APRA’s 2020 InsurTech Survey» - WEBPAGE DI RIFERIMENTO


APRA - AUSTRALIAN PRUDENTIAL REGULATION AUTHORITY
https://www.apra.gov.au/


APRA - APRAs 2020 InsurTech Survey (WEBPAGE DEDICATA)


 

Lo scorso febbraio, l’Autorità australiana di vigilanza prudenziale (APRA) ha avviato un’indagine su un campione di 36 imprese di assicurazione danni, per analizzare e meglio comprendere le tendenze attuali e future dell’InsurTech.  Secondo APRA, l’analisi comporta effetti positivi anche per la valutazione dei rischi emergenti e per le modalità di gestione di tali rischi da parte delle imprese, nell’ambito dei loro quadri di governance e risk management.

Le risposte indicano un elevato livello di coinvolgimento delle imprese danni nell’InsurTech. Circa l'80% degli assicuratori intervistati ha dichiarato di utilizzare l’InsurTech o di essere sul punto di avviare/di investire in tale processo (solo in due casi è stato indicato che non vi è intenzione di investire entro il prossimo triennio).

Gli intervistati hanno segnalato di aver tratto beneficio dall'utilizzo dell’InsurTech.  Si tratta, nello specifico, di una migliore customer experience, di servizi più “personalizzati”, di miglioramenti sotto il profilo del pricing e dell’efficienza operativa, di una maggiore comprensione del rischio e di un migliore risk management, a beneficio del processo decisionale.

Inoltre, l’indagine ha consentito all’Autorità di valutare il grado di  comprensione, da parte delle imprese, dei rischi associati all’InsurTech.  Si tratta, essenzialmente, di:

  • rischi strategici  (maggiore concorrenza e costi più elevati per stare al passo con gli sviluppi tecnologici;  costi iniziali elevati per stabilire e incorporare iniziative di InsurTech, che potrebbero condurre a profitti inferiori; difficoltà nell'individuare il giusto prezzo e il mercato di riferimento - “target market”);
  • rischi operativi  legati alla sicurezza e alla privacy (rischio più elevato di violazioni alla sicurezza dei dati e minacce informatiche, che richiedono maggiori controlli sulla cybersecurity;  maggiori costi  per garantire il rispetto dei requisiti di privacy e compliance;  garanzia di un utilizzo “etico” dei dati della clientela; difficoltà a controllare l'accesso ai dati/la tutela dei dati da parte dei partner InsurTech);
  • rischi di realizzazione / altri rischi operativi (limitata esperienza di management nella realizzazione di nuove tecnologie non testate;  le new technologies potrebbero non essere compatibili con infrastrutture e sistemi esistenti; necessità di trasformare operazioni/sistemi in uso, per meglio sfruttare e trarre vantaggio dall’InsurTech; dati  poco accurati o inaffidabili; norme regolamentari che potrebbero intralciare l'innovazione o rendere inutilizzabili le nuove tecnologie dopo avervi investito risorse;  verifiche per appurare che i prodotti InsurTech siano effettivamente “trasparenti” ed equi per i consumatori; carenza di standard di settore in materia di trasparenza e sicurezza).

I risultati della survey  confermano che le iniziative di InsurTech  rappresentano un trend  rilevante e in crescita tra le imprese danni in Australia. Pertanto, APRA sottolinea che provvederà a monitorarne gli sviluppi, valutandone i potenziali impatti sulle imprese assicuratrici del settore(1).

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(1) In riferimento al percorso per l’applicazione della tecnologia nell’industria assicurativo-finanziaria in Australia, si veda anche:
“Australia: l’impegno della vigilanza (APRA) nel settore FinTech e RegTech”, in Panorama Assicurativo n. 196, febbraio 2020 (Sezione “NORMATIVA”).
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=41319&est=1