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CONSOB: LE SOCIETÀ QUOTATE E L'INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA IN ITALIA NEL 2019

“Bollettino statistico. Le società quotate e l'intermediazione finanziaria nel 2019” "Bollettino statistico n. 16" (giugno 2020)


CONSOB – COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
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CONSOB Link al BOLLETTINO n. 16



Nell’ultimo Bollettino Statistico della CONSOB (n.16/2020) sono illustrati i principali dati relativi alle società quotate e all’intermediazione finanziaria in Italia nel 2019.

Lo scorso anno, la capitalizzazione delle società di diritto italiano con azioni ammesse alle negoziazioni su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione italiani è aumentata del 17%, per effetto della crescita dei prezzi di mercato (l'indice Ftse All Share Italia è aumentato nel 2019 del 27,2%), e il rapporto fra capitalizzazione e PIL è passato dal 28,2% a fine 2018 al 33,1%. Il numero di società quotate italiane è salito da 344 a 360, in conseguenza delle ammissioni a quotazione su AIM (+19) e delle revoche su MTA (-3).

I dati contabili consolidati delle società non finanziarie quotate su MTA mostrano, rispetto ai dati dell'anno precedente, una sensibile riduzione dell'utile netto (-24,8%), ascrivibile all'aumento degli accantonamenti e di altri costi. Le banche quotate hanno registrato un calo dell'utile netto (-2,2%), riconducibile sostanzialmente all'aumento delle imposte. Le assicurazioni quotate hanno evidenziato un incremento dell'utile netto (+7,7%), imputabile all'aumento di ricavi e proventi, nonché alla riduzione di costi e oneri.

Il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane su mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione italiani ed esteri è diminuito del 17,9% rispetto al 2018.

Il controvalore degli scambi di titoli di Stato italiani si è ridotto nel 2019 del 14,5% sulle piattaforme di negoziazione italiane, principalmente per il calo degli scambi su MTS (-20,1%). Analoga, ma più attenuata, è stata invece la contrazione del controvalore degli scambi di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di Stato (4,3%), a causa di una flessione generalizzata degli scambi sulle piattaforme di negoziazione italiane ad eccezione del MOT, che ha registrato un incremento del 16,3%.

I volumi di attività relativi alla prestazione di servizi di investimento sono complessivamente cresciuti nel 2019. I premi lordi derivanti dal collocamento di prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario distribuiti in Italia da intermediari italiani hanno fatto registrare una crescita (+11,5%), dovuta all'aumento dei premi relativi alla distribuzione di polizze unit linked (+16,6%).

Alla fine del 2019, il patrimonio gestito da intermediari italiani risultava in crescita rispetto alla fine del 2018 (+12,5%), per effetto dell'aumento del patrimonio riferibile alle gestioni patrimoniali su base individuale istituite in Italia (+15,3%), agli OICR aperti di diritto italiano (+2,9%), a fondi chiusi di diritto italiano (+15,5%), pur a fronte del calo del patrimonio riferibile ai fondi pensione e altre forme pensionistiche istituiti in Italia da società diverse da imprese di assicurazione (-2,5%).
In crescita anche il patrimonio degli OICR aperti esteri collocati in Italia (+17,9%). La raccolta netta nel 2019 degli OICR aperti di diritto italiano è stata negativa per 5,4 miliardi di euro.