Panorama Assicurativo Ania

🌎 Cyber risk, Terrorismo

RISCHIO CYBER E TERRORISMO: UN LINGUAGGIO COMUNE PER PROMUOVERE L’ASSICURABILITÀ. REPORT ASSOCIAZIONE DI GINEVRA

“Cyber War and Terrorism: Towards a common language to promote insurability/ Research report” (July 2020)

Rachel Anne Carter and Julian Enoizi


THE GENEVA ASSOCIATION
https://www.genevaassociation.org/

IFTRIP - INTERNATIONAL FORUM of Terrorism Risk (Re)Insurance Pools
https://iftrip.org/


THE GENEVA ASSOCIATION WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report

THE GENEVA ASSOCIATION Link al REPORT


Il rapido ritmo di trasformazione digitale evidenzia una crescente esigenza di protezione contro i rischi cyber. Tuttavia, assicurare tale tipologia di rischi non è compito semplice a causa del possibile accumulo di rischi e dell'ambiguità terminologica delle clausole contrattuali, specie nel contesto di guerre e atti terroristici. Un report dell'Associazione di Ginevra e dell'International Forum of Terrorism Risk (Re)Insurance Pools (IFTRIP) fornisce un contributo che cerca di fare chiarezza su questi aspetti.


La crisi del Covid-19 è un duro promemoria di altre minacce incombenti, fisiche e digitali, che hanno il potenziale di causare sconvolgimenti a livello economico e sociale. In un contesto assicurativo, la pandemia sottolinea l'importanza di una chiara formulazione dei testi di polizza, poiché l'ambiguità può causare danni alla reputazione delle compagnie e onerosi contenziosi.

Un recente report dell’Assicurazione di Ginevra propone un nuovo termine, "attività cyber ostile" (HCA), per descrivere un atto informatico che ricade nell'attuale area "grigia" che esiste tra guerra cibernetica e terrorismo informatico. Nel fare ciò, mira a rendere più chiaro il linguaggio utilizzato per descrivere i rischi informatici, promuovendo in tal modo una maggiore assicurabilità e una migliore resilienza informatica per l’intera società.

Fino a poco tempo fa, il rischio informatico era forse una delle minacce più controverse in campo assicurativo. Sarebbe un errore supporre che le gravi sfide poste dalla pandemia di Coronavirus in qualche modo releghino in secondo piano quelle poste dal rischio cyber. Semmai, la diffusione del Covid-19 segnala che il mondo globalizzato è diventato interconnesso al punto tale che  un oscuro virus biologico, proveniente da una singola fonte, può innescare rapidamente danni economici e sociali non riscontrati dalla seconda guerra mondiale.
Con la dipendenza dalla tecnologia e dalle reti immateriali destinata ad aumentare, il prossimo virus in grado di minacciare così aggressivamente l’economia globale e l’odierno stile di vita potrebbe essere di tipo digitale.

Lo scopo del Report è duplice. In primo luogo, contribuire al dibattito sulle definizioni di guerra cibernetica e terrorismo informatico, proponendo un nuovo termine: “attività cibernetica ostile (HCA)”. Non da intendere come vincolante o definitivo, il termine riduce l'ambiguità che circonda un tipo sempre più diffuso di attività che si colloca tra il cyber terrorismo e la guerra cibernetica. Una maggiore chiarezza dovrebbe inoltre migliorare la coerenza e la trasparenza con cui viene sottoscritto lo spettro dei rischi ad esso associato.
In secondo luogo, il report getta le basi per due imminenti lavori sul cyber terrorismo e la cyber warfare. Un linguaggio comune con cui discutere e assicurare con maggiore precisione l'attività informatica contribuirà a definire meglio i limiti di ciò che può essere assicurato nel mercato privato. I due Paper esamineranno il coordinamento internazionale, l'impatto e la quantificazione e faranno luce su potenziali soluzioni pubblico-private progettate per facilitare lo sviluppo di un mercato dell’assicurazione solido e sostenibile per il rischio cibernetico.