Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷 Assicurazione vita

ACPR: IL MERCATO DELL’ASSICURAZIONE VITA IN FRANCIA NEL 2019

“Le marché de l’assurance vie en 2019” (Analyses et synthèses, n°110-2020)


ACPR – AUTORITÉ DE CONTRÔLE PRUDENTIEL ET DE RÉSOLUTION
https://acpr.banque-france.fr/


ACPR Link al REPORT



ACPR, l’Autorità di vigilanza prudenziale in Francia, ha pubblicato un rapporto di analisi dedicato all’evoluzione recente del mercato dell’assicurazione vita.

Il 2019, un anno caratterizzato da un ulteriore calo dei tassi di interesse, non ha provocato effetti di “rottura” nell'allocazione del risparmio da parte dei cittadini francesi. L'assicurazione vita è rimasta la principale destinazione del risparmio finanziario delle famiglie e i flussi ad essa diretti sono rimasti sostenuti.
Nel contesto post-crisi 2007-2008, i tassi di interesse nominali hanno evidenziato una tendenza al ribasso che ha pesato sui rendimenti delle polizze. Nel 2019, il movimento si è intensificato fino ad agosto, portando per la prima volta i tassi OAT a 10 anni in territorio negativo e i tassi di interesse reali al livello più basso dagli anni ‘80.

Dopo essersi stabilizzati nel 2018 a 20,1 miliardi di euro, in forte aumento rispetto al 2017, i flussi netti diretti all'assicurazione vita sono stati pari nel 2019 a 20,4 miliardi di euro. Tale andamento è spiegato dal dinamismo dei premi lordi, che hanno raggiunto il livello più alto dal 2011 (123,8 miliardi di euro). I riscatti, intensificatisi nel 2017, nel contesto delle discussioni sulla tassazione del risparmio, in particolare sui prodotti denominati in euro, sono tornati nel 2019 a livelli vicini alla loro media di lungo periodo.

Per quanto riguarda i prodotti in euro, l’afflusso elevato di risorse si è concentrato nel primo semestre dello scorso anno. La raccolta netta ha raggiunto un livello storicamente elevato (15,3 miliardi di euro), in contrasto con i deflussi osservati nel 2017 e nel 2018. Il recupero della raccolta netta è spiegato in parte dal dinamismo della raccolta lorda, ma soprattutto da trasferimenti a scapito dei prodotti di tipo unit-linked e dalla normalizzazione dei riscatti, dopo i livelli elevati osservati nel 2018. L'accelerazione del calo dei tassi a metà anno ha tuttavia comportato un riorientamento dei flussi verso i prodotti in unità di conto, portando a un deflusso dai prodotti in euro a fine anno.
La raccolta netta di prodotti unit-linked è fortemente diminuita nel corso del 2019 (5,1 miliardi, contro i 21,3 miliardi del 2018), ma ha beneficiato di una ripresa negli ultimi trimestri, in un contesto di mercato borsistico ancora favorevole.