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🇫🇷 Finanza sostenibile

FRANCIA: LA VIGILANZA (ACPR) PRESENTA LE IPOTESI DELLO STRESS TEST CLIMATICO PER BANCHE E ASSICURAZIONI

“Présentation des hypothèses provisoires pour l’exercice pilote climatique” (VERSION PROVISOIRE - Commentaires à envoyer avant le vendredi 19 juin 2020)


ACPR – AUTORITÉ DE CONTRÔLE PRUDENTIEL ET DE RÉSOLUTION
https://acpr.banque-france.fr/


ACPR Link al DOCUMENTO



Le sfide legate ai cambiamenti climatici sono notevoli e decisivo è il ruolo del settore finanziario nel finanziamento della transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.

In tale contesto, l’Autorità di vigilanza prudenziale francese (ACPR) svolge una duplice missione:

  • innanzitutto, contribuire alla creazione di condizioni favorevoli al finanziamento di una transizione ordinata verso un'economia sostenibile, al fine di combattere efficacemente il riscaldamento globale. Ciò richiede, in particolare, una maggiore trasparenza da parte degli istituti finanziari sulle loro esposizioni, un controllo e una valutazione dei loro impegni pubblici, che mirano a consentire un'allocazione informata e ottimale di finanziamenti e capitali;
     
  • in secondo luogo, proteggere gli istituti finanziari dai rischi legati ai cambiamenti climatici,  garantendo che li abbiano identificati chiaramente e che abbiano messo in atto strutture e procedure adeguate per la gestione di tali rischi ai fini della stabilità finanziaria.

Uno degli strumenti a disposizione dei supervisori per condurre questa seconda missione si basa sulla conduzione di stress test. Ampiamente utilizzati dopo la grande crisi finanziaria, questi test hanno molti limiti metodologici quando si tratta di utilizzarli per misurare i rischi associati ai cambiamenti climatici.

Innanzitutto, ci sono molte incertezze legate al cambiamento climatico stesso, al suo impatto sull'ambiente e alle sue complesse interazioni con i sistemi economici e sociali, che sono difficili da ridurre agli shock macroeconomici e finanziari comunemente usati negli esercizi tradizionali di vigilanza.
In secondo luogo, l'orizzonte per la materializzazione dei rischi climatici supera di gran lunga quello dei tre anni generalmente utilizzati durante le ordinarie prove di stress. Infine, la copertura geografica e settoriale deve essere notevolmente estesa rispetto ai normali esercizi: da un lato, il rischio climatico è globale e deve essere misurato in termini di tutte le esposizioni degli istituti finanziari, indipendentemente dalla loro posizione geografica; dall’altro, è necessario descrivere gli scenari in modo molto dettagliato a livello dei settori di attività, delle società e delle catene del valore, poiché i suoi effetti possono essere differenziati tra i settori che possono beneficiare delle opportunità generate dalla transizione ecologica e quelli a rischio di subire perdite molto rilevanti.

Alla luce di quanto sopra, ACPR propone di condurre un esercizio pilota nel 2020 volto a valutare le vulnerabilità del settore finanziario francese (banche e compagnie assicuratrici) al rischio climatico. Il test si svolgerà tra ottobre e dicembre; i risultati saranno pubblicati nell’aprile 2021.