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LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA: I DATI COVIP DI FINE MARZO 2020

β€œLa previdenza complementare, principali dati statistici. Marzo 2020” La COVIP e il settore dei fondi pensione nel primo trimestre 2020 (Comunicato stampa)


COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
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COVIP Link al COMUNICATO STAMPA

COVIP Link al REPORT



Covip ha recentemente pubblicato i principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia al 31 marzo 2020(1).

Alla fine di marzo il numero di posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari era di 9,185 milioni; la crescita nel primo trimestre, pari a 68.000 unità (+0,7%), è inferiore rispetto ai trimestri precedenti. A tale numero di posizioni, che include anche quelle di coloro che aderiscono contemporaneamente a più forme, corrisponde un totale degli iscritti che può essere stimato in 8,325 milioni di individui.

I fondi negoziali registravano 32.000 posizioni in più (+1%), che hanno portato il totale a fine marzo a 3,192 milioni. Nelle forme pensionistiche di mercato, i fondi aperti contavano 1,570 milioni di posizioni, in crescita di 19.000 unità (+1,2%) rispetto alla fine del 2019. Per i PIP “nuovi” il totale delle posizioni era di 3,437 milioni, in aumento di 18.000 unità (+0,5%).

Le risorse destinate alle prestazioni erano pari a circa 180 miliardi di euro; il dato, peraltro, non tiene conto delle variazioni nel trimestre dei fondi preesistenti e dei PIP “vecchi”.

Il patrimonio dei fondi negoziali, pari a 53,7 miliardi di euro, risulta in diminuzione del 4,3% rispetto a fine 2019. Nei fondi aperti sono stati accumulati 21,6 miliardi di euro, 35 miliardi nei PIP “nuovi”; nel primo trimestre, la flessione è stata, rispettivamente, del 5,7% e dell'1,4%. Per tutte le forme, il calo delle risorse nel trimestre è spiegato in massima parte dalle perdite in conto capitale a fronte di una sostanziale stabilità dei contributi rispetto al passato.

L'andamento dei mercati finanziari nel primo trimestre dell’anno in corso è stato negativo, con forti turbolenze nel mese di marzo. Pur mostrando una tenuta di fondo, i risultati delle forme complementari ne hanno risentito. Nel primo trimestre i rendimenti medi sono stati in generale negativi. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i fondi negoziali hanno perso il 5,2%; il 7,5% e il 12,1%, rispettivamente, i fondi aperti e i PIP di ramo III, caratterizzati in media da una maggiore esposizione azionaria. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato è stato positivo (0,4%).

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(1) Per il trimestre precedente, si veda:La previdenza complementare in Italia: i dati Covip di fine dicembre 2019”, in Panorama Assicurativo n. 197, marzo 2020 (Sezione “STATISTICHE”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=41365&est=1