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🇮🇹 Mortalità, Covid-19

L’IMPATTO DEL COVID-19 SULLA MORTALITÀ DELLA POPOLAZIONE NEL 1° TRIMESTRE 2020. REPORT ISTAT-ISS

“Rapporto sulla mortalità della popolazione residente a cura di Iss e Istat” (Comunicato stampa, 4 maggio 2020) “Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente primo trimestre 2020” (Report)


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
https://www.istat.it/it/

ISS – ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
https://www.iss.it/


ISTAT Link al COMUNICATO STAMPA

ISTAT Link al REPORT



ISTAT, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha recentemente pubblicato un report che fornisce una lettura integrata dei dati di diffusione dell’epidemia da Covid-19 e di quelli di mortalità totale.

I risultati sono presentati a livello provinciale e per aggregazioni di province, sia per criteri di natura amministrativa (regioni, ripartizioni) sia sulla base del grado di diffusione dell’epidemia Covid-19 nelle province stesse. I dati di mortalità totale commentati si riferiscono al primo trimestre consolidato 2020 e riguardano 6.866 comuni (87 % dei 7.904 complessivi).

Il primo caso italiano di Covid-19 è stato segnalato in Lombardia il 20 febbraio 2020.  La diffusione geografica dell’epidemia è stata eterogenea: molto contenuta nelle regioni del Sud e nelle Isole, più elevata in quelle del Centro rispetto al Mezzogiorno e molto elevata nelle regioni del Nord.
Nonostante il calo dei contagi dovuto alle misure di distanziamento, le curve nazionali dei casi diagnosticati e dei decessi hanno iniziato a decrescere solo negli ultimi giorni di marzo.

Il 52,7% dei casi (104.861) è di sesso femminile. L’età mediana è di 62 anni (range 0-100). Nelle fasce di età 0-9 anni, 60-69 e 70-79 anni si osserva un numero maggiore di casi di sesso maschile.  Nella fascia di età >90 anni, il numero di soggetti di sesso femminile è più del triplo rispetto a quello di soggetti di sesso maschile. La letalità è più elevata in soggetti di sesso maschile in tutte le fasce di età, ad eccezione della fascia 0-19 anni. Nel 34,7% dei casi viene riportata almeno una co-morbidità (patologie cardiovascolari, respiratorie, renali metaboliche, oncologiche, diabete, deficit immunitari, obesità o altre patologie croniche).

Il 91% dell’eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale nel mese di marzo 2020 si concentra nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia: 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino. All’interno di questo raggruppamento, le province più colpite dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).

Nelle aree a media diffusione dell’epidemia, l’incremento dei decessi per il complesso delle cause nel periodo 20 febbraio - 31 marzo è molto più contenuto, da 17.317 a 19.743 (2.426 in più rispetto alla media 2015-2019); il 47% è attribuibile ai morti risultati positivi al Covid-19 (1.151). Nelle aree a bassa diffusione i decessi del mese di marzo 2020 sono mediamente inferiori dell’1,8% alla media del quinquennio precedente.