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CALAMITA’ NATURALI E “MAN MADE”: IL BILANCIO DEL 2019 NELL’ULTIMO NUMERO DI SIGMA-SWISS RE

“Natural catastrophes: How can we be more resilient?” (Webpage di presentazione) “Natural catastrophes in times of economic accumulation and climate change” ("SIGMA" 2/2020 - Report)


SWISS RE
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SWISS RE Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE



Le compagnie di assicurazione e riassicurazione dovranno adattarsi a un "panorama di rischio dinamico", incorporando nei loro modelli i fattori socio-economici, il cambiamento climatico e la presenza di misure di mitigazione del rischio: questo è quanto sottolinea Swiss Re, presentando il più recente  numero di Sigma, dedicato alle calamità naturali e provocate dall’uomo verificatesi nel 2019(1).

Gli eventi meteorologici estremi sono stati ancora una volta la principale causa dei sinistri a carico del settore assicurativo e si prevede che questi impatti siano destinati a crescere in futuro. I cambiamenti climatici, ma anche la presenza di altri fattori socioeconomici, si tradurranno non solo in sinistri più elevati e frequenti, ma anche nella necessità di modificare i modelli di rischio e di pricing delle compagnie, ad esempio tenendo debitamente conto delle iniziative di mitigazione adottate.

Se questo è lo scenario complessivo, il 2019 ha registrato una sinistrosità catastrofale inferiore alla media, sia in termini di danni economici complessivi  sia in termini di danni assicurati.

I danni economici complessivi derivanti dalle calamità naturali e provocate dall’uomo nel 2019, infatti, hanno raggiunto i 146 miliardi di dollari (9 miliardi dei quali attribuibili all’azione dall’uomo), una cifra inferiore alla media annuale dei precedenti 10 anni, pari a 212 miliardi.

Il settore assicurativo e riassicurativo globale ha risarcito sinistri per 60 miliardi di dollari (8 miliardi dei quali attribuibili all’azione dell’uomo), somma inferiore alla media di 75 miliardi degli ultimi 10 anni.

Il motivo principale per cui i sinistri sono stati inferiori alla media storica è sostanzialmente identificabile in una stagione degli uragani meno intensa negli Stati Uniti.

Tuttavia, è più che probabile che lo sviluppo economico e la sempre crescente concentrazione della popolazione nei centri urbani, insieme ai cambiamenti climatici, continueranno in futuro a far aumentare i sinistri dovuti a eventi meteorologici. In tale contesto, il settore assicurativo può svolgere un ruolo chiave per favorire la transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio e una migliore “climate resilience”.

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(1) Per il precedente, si veda: “Sigma Swiss Re n. 2/2019: in aumento nel 2018 i rischi catastrofali “secondari” - Speciale "L'Aquila, 10 anni dopo"”, in Panorama Assicurativo n. 187, maggio 2019 (Sezione “STATISTICHE”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=40598&est=1