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“OUTLOOK SALUTE ITALIA 2021” DI DELOITTE: IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO TRA PUBBLICO E PRIVATO

“Deloitte Outlook Salute Italia 2021. Il Sistema Sanitario Italiano tra pubblico e privato: sostenibilità e prospettive”


DELOITTE
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È stato pubblicato il report “Outlook Salute Italia 2021” di Deloitte, basato su oltre 3.500 interviste effettuate sul territorio nazionale, allo scopo di verificare se e come le diverse dinamiche che stanno interessando il settore stiano modificando abitudini e modalità di fruizione dei servizi sanitari da parte dei cittadini.

Dall’indagine emerge una fruizione delle prestazioni sanitarie distribuita presso tutta la popolazione nazionale, per lo più concentrata su esami di laboratorio (66%) e visite da medico di famiglia e pediatra (64%). Dalle analisi emerge altresì che la condizione economica delle famiglie risulta decisiva per il ricorso ad alcune cure, principalmente visite specialistiche e diagnostica strumentale (ecografie, radiografie, TAC), il cui utilizzo è maggiore presso coloro che dichiarano un reddito elevato (ad esempio, le visite specialistiche negli ultimi tre anni sono state effettuate dal 50% di coloro che dichiarano un reddito basso, e dal 60% di coloro che dichiarano un reddito elevato).

L’indagine fa emergere anche un dato importante relativo alle prestazioni mediche, in quanto più di un quarto del campione afferma di essere stato costretto a rinunciare a cure nell’ultimo anno per motivazioni economiche (29%), quota che raggiunge oltre un terzo dei rispondenti residenti al Sud e nelle Isole (36% al Sud; 40% nelle Isole).

In tale contesto tuttavia, il giudizio degli italiani sul sistema sanitario registra performance positive: il voto medio dato al sistema pubblico è sufficiente (6,3 su una scala da 1 a 10) e il voto medio assegnato alla sanità privata si colloca in una fascia positiva (7,3). In particolare, sono premiati i servizi di prossimità, come il 118 (voto medio 6,8), i servizi offerti da medico di famiglia e pediatra (6,8) e i servizi aggiuntivi disponibili in farmacia (6,6). Viceversa, gli intervistati percepiscono criticità importanti legate ai tempi di attesa, che non raggiungono la sufficienza in alcun ambito indagato (il voto medio è inferiore a 5 per tempi di attesa relativi a ricoveri ospedalieri, diagnostica e visite ambulatoriali) e, soprattutto, denotano un peggioramento nel corso dell’ultimo anno.

Lo studio ha esplorato molteplici aree di interesse del settore sanitario italiano, quali, tra gli altri, la diffusione delle polizze assicurative salute, la mobilità intrapresa per cure mediche, e la percezione dell’innovazione digitale del settore.

Le polizze salute risultano note alla popolazione italiana, anche se solo un rispondente su cinque dichiara di averne sottoscritto una. Emerge, infatti, un problema di diffidenza come barriera alla sottoscrizione: il 49% di coloro che non hanno una polizza salute non sono intenzionati all’acquisto, principalmente a causa di costi troppo elevati (44%) e perché non ne avvertono l’esigenza (30%). Viceversa, la soddisfazione presso coloro che hanno già sottoscritto una polizza assicurativa salute appare elevata, in quanto il 76% dei clienti attuali consiglierebbe la sottoscrizione ad amici e parenti.