REPORTING DI VIGILANZA IN EUROPA: I RISULTATI DEL “FITNESS CHECK” DELLA COMMISSIONE
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL - COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT «FITNESS CHECK of EU Supervisory Reporting Requirements » SWD(2019)402 final / SWD(2019)403 final, 06.11.2019
EUROPEAN COMMISSION
https://ec.europa.eu/
EUROPEAN COMMISSION - Link al TESTO dello STAFF WORKING DOCUMENT
Il 7 novembre scorso, la Commissione europea ha pubblicato i risultati di un “controllo di idoneità” (“fitness check”) dei requisiti di reporting di vigilanza nell’ambito della normativa europea sui servizi finanziari.
Di seguito, i principali risultati dell’iniziativa:
- i requisiti di reporting, in vigore a partire dalla crisi finanziaria, si sono dimostrati efficaci nel fornire le informazioni necessarie. Il reporting, tuttavia, non risulta tanto efficiente quanto potrebbe, a causa di incongruenze tra le regole di informativa che aumentano gli oneri amministrativi per le istituzioni finanziarie e gli altri attori del mercato e, inoltre, riducono la qualità e la fruibilità dei dati a disposizione dei supervisors;
- la recente tendenza che spinge verso la data-driven supervision e i progressi nell’ambito dei Big Data richiederanno, nel prossimo futuro, la disponibilità di dati sempre più granulari e di elevata qualità;
- sono già in corso azioni di miglioramento “mirate” (in alcuni casi già completate) nell'ambito di processi settoriali di riforma della normativa UE (e di altre iniziative);
- da parte della UE e degli stakeholders è necessario un approccio “a tutto tondo” per snellire ulteriormente i requisiti e sviluppare un reporting di vigilanza adeguato per il futuro. Ciò richiederà di migliorare, ad esempio, i processi legislativi per la definizione delle regole di reporting; in relazione ai dati, la revisione delle norme d’uso da parte delle Autorità di vigilanza; aspetti di coerenza e armonizzazione con riguardo a terminologia comune, data standards, formati e identifiers; aspetti legati a governance, coordinamento e cooperazione tra Autorità, anche in materia di riutilizzo e condivisione dei dati; uso di soluzioni/strumenti tecnologici nell’ambito della regolamentazione e della supervisione.