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🇮🇹 Calamità naturali, Terremoto

TERREMOTI: È NECESSARIO INVESTIRE IN PREVENZIONE. UN ARTICOLO DALL’“ATLANTE” DI PROMETEIA

“Terremoti, quanto costano realmente?” (11 luglio 2019)

Pietro LAZZARETTO


PROMETEIA
https://www.prometeia.it/


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Negli ultimi 75 anni, l’Italia ha speso centinaia di miliardi di euro per far fronte a disastri naturali  - per la stragrande maggioranza terremoti -  molto più di quanto sarebbe necessario investire in prevenzione.
Questa la sintesi di un articolo recentemente apparso su “L’Atlante” di Prometeia.

L’Italia rientra nella cerchia dei Paesi europei più colpiti da disastri naturali. Si stima che, dal secondo dopoguerra ad oggi, il costo totale delle calamità naturali in Italia si aggiri intorno ai 310 miliardi di euro. I terremoti, nella classifica degli eventi più dannosi, hanno una posizione di rilievo: il conto dei sette maggiori sismi degli ultimi 75 anni ammonta a oltre 150 miliardi (ma le stime potrebbero crescere).

Gli eventi sismici hanno un impatto notevole soprattutto per le comunità locali: oltre ai danni immediati legati alla situazione d’emergenza, a gravare maggiormente è il peso della ricostruzione.
I danni diretti dei terremoti dell’Abruzzo (2009) e dell’Emilia (2012), ad esempio, ammontano da soli a quasi 26 miliardi in totale. A questo si aggiungono i costi indiretti per le attività economiche: la riduzione dei flussi turistici, la contrazione dei volumi di produzione, la perdita di clienti e fornitori, che possono costituire un mix letale per il tessuto locale di esercizi commerciali, piccole e medie imprese.

A differenza di altri Paesi europei, come per esempio la Francia, in Italia non esiste uno schema assicurativo obbligatorio per i danni da disastri naturali sugli immobili. Per questo motivo, solo una percentuale minima delle abitazioni private risulta coperta da assicurazione sui terremoti e lo Stato, sostanzialmente, ha sempre agito da assicuratore di ultima istanza.

Se la spesa sostenuta dallo Stato fosse rivolta a un rinnovamento tecnologico, a una maggiore efficienza, o ad attrarre nuovi investimenti evitando le delocalizzazioni, potrebbero esservi reali benefici relativi per i sistemi economici locali (al netto comunque dei danni). Nel breve, investimenti in materia antisismica -  se strutturati in maniera ponderata e sistematica -  sarebbero senz’altro più efficaci sul piano dei costi e dei benefici.