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GLI ITALIANI TORNANO A RISPARMIARE: EDIZIONE 2019 DELL’INDAGINE INTESA SANPAOLO-CENTRO STUDI EINAUDI SUL RISPARMIO

“Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2019. L’Italia che progetta: le sfide dell’economia, il reddito e le decisioni di investimento”

Giuseppe RUSSO (a cura di)


CENTRO EINAUDI Link allINDAGINE


La nuova edizione (2019) dell'Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, condotta da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi, descrive un quadro più positivo rispetto a quello emerso negli ultimi anni. Migliora il giudizio sul livello del reddito, prosegue il trend di recupero della capacità di risparmio. Alla luce di questi sviluppi, l'indagine dedica un approfondimento specifico alla categoria degli "ottimisti", ossia coloro che hanno acquistato una casa, migliorato la posizione lavorativa, avviato un'attività, formato una nuova famiglia. Un capitolo ad hoc del volume, inoltre, è incentrato sul ruolo della bancassurance nell'offrire sicurezza e liquidità agli investimenti.

 

Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Centro Einaudi, ha pubblicato l’edizione 2019 dell’indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani(1).

I principali risultati dell’indagine, basata su un questionario diretto a un campione di 1.032 persone, sono i seguenti:

  • per quanto riguarda il reddito, nel 2019 torna a irrobustirsi il ceto medio. Il 57,5% degli italiani percepisce un reddito mensile compreso tra i 1.500 e i 3.000 euro;
     
  • il primo obiettivo degli investimenti resta la sicurezza; la liquidità è stabile al secondo posto; segue il rendimento di lungo termine. Si conferma anche nel 2019 l’avversione al rischio, anche a costo di sacrificare il rendimento;
     
  • per quanto concerne le abitazioni, si registra un record di proprietari. Il 63% dei patrimoni è rappresentato da case;
     
  • gli intervistati dichiarano il possesso di una ricchezza finanziaria media pari 101.000 euro (3,9 volte il reddito medio); la ricchezza immobiliare è invece pari a 169.000 euro. Ne deriva una ricchezza complessiva per intervistato di 270.000 euro (al netto delle quote di aziende), che sale rispettivamente a 355.000 e 384.000 euro nel caso di laureati e di professionisti e imprenditori;
     
  • le aspettative pensionistiche tornano a crescere. Nel 2018 il 62% degli intervistati prevedeva di ritirarsi in pensione tra i 66 e i 70 anni di età; nel 2019 la percentuale scende al 50%. Sale invece la pensione media mensile attesa, che passa da 1.175 euro nel 2018 a 1.323 nel 2019. Inoltre, il saldo percentuale tra coloro che si aspettano di avere un reddito sufficiente e non sufficiente al momento di andare in pensione si porta tra il 2018 e il 2019 dal 31,2% al 42,4% del campione, massimo degli ultimi quindici anni;
     
  • aumenta il numero delle assicurazioni per i rischi della salute e della longevità. Solo il 13,7% del campione dichiara di essersi dotato di un fondo pensione. Migliora però la comprensione della varietà dei bisogni legati all’invecchiamento. Nel 2019, infatti, non solo aumenta l’acquisto dei prodotti di bancassurance, sia ramo vita che ramo danni, ma affiorano percentuali non basse di sottoscrittori di polizze e di forme assicurative e di welfare aziendale rivolte a soddisfare i bisogni nel campo della salute (14,4%) e della invalidità nella vecchiaia (long-term care: 15,8%);
     
  • il risparmio gestito cresce e raggiunge il 15,3% degli intervistati. Oltre l’80% si dichiara molto o abbastanza soddisfatto dell’investimento.

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(1) Per l’edizione precedente, si veda: “Indagine 2018 Intesa Sanpaolo/Centro Studi Einaudi sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani. Focus sulle assicurazioni”, in Panorama Assicurativo n. 178, agosto 2018 (Sezione “FOCUS”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=39864&est=1