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🇮🇹 Demografia

ISTAT, BILANCIO DEMOGRAFICO 2018: PROSEGUE IL CALO DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

“Bilancio demografico nazionale” (Comunicato Stampa e DOCUMENTI CORRELATI AL REPORT) “Bilancio demografico nazionale anno 2018 - Popolazione residente ancora in calo” (STATISTICHE REPORT, 3 luglio 2019)


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
https://www.istat.it/it/


ISTAT Link al COMUNICATO (e ai documenti correlati al Report)

ISTAT Link al REPORT



ISTAT ha recentemente pubblicato un report dedicato al bilancio demografico nazionale per il 2018.

Dal 2015 la popolazione residente è in diminuzione, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico. Al 31 dicembre 2018 la popolazione ammonta a 60.359.546 residenti, oltre 124.000 in meno rispetto all’anno precedente (-0,2%) e oltre 400.000 in meno rispetto a quattro anni prima.

Il calo è interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55.104.000 unità, 235.000 in meno rispetto all’anno precedente (-0,4%). Rispetto alla stessa data del 2014 la perdita di cittadini italiani (residenti in Italia) è pari alla scomparsa di una città grande come Palermo (-677.000). Si consideri, inoltre, che negli ultimi quattro anni i nuovi cittadini per acquisizione della cittadinanza sono stati oltre 638.000. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1.300.000 mila unità.

Nel quadriennio, il contemporaneo aumento di oltre 241.000 unità di cittadini stranieri ha permesso di contenere la perdita complessiva di residenti. Al 31 dicembre 2018 sono 5.255.503 i cittadini stranieri iscritti in anagrafe; rispetto al 2017 sono aumentati di 111.000 (+2,2%), arrivando a costituire l’8,7% del totale della popolazione residente.

Nel 2018 la distribuzione della popolazione residente per ripartizione geografica resta stabile rispetto agli anni precedenti. Le aree più popolose del Paese sono, come è noto, il Nord-ovest (vi risiede il 26,7% della popolazione complessiva) e il Sud (23,1%), seguite dal Nord-est (19,3%), dal Centro (19,9%) e, infine, dalle Isole (11,0%).

La popolazione italiana ha da tempo perso la sua capacità di crescita per effetto della dinamica naturale, quella dovuta alla “sostituzione” di chi muore con chi nasce. Nel corso del 2018 la differenza tra nati e morti (saldo naturale) è negativa e pari a -193.000 unità.

Il saldo naturale della popolazione complessiva è negativo ovunque, tranne che nella provincia autonoma di Bolzano. A livello nazionale il tasso di crescita naturale si attesta a -3,2 per mille e varia dal +1,7 per mille di Bolzano al -8,5 per mille della Liguria. Anche Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Molise presentano decrementi naturali particolarmente accentuati, superiori al 5 per mille.