OSTACOLI COMPORTAMENTALI AL RICORSO ALLE RENDITE: COMPLESSITÀ E INDIPENDENZA DELLE SCELTE
“Behavioral Impediments to Valuing Annuities: Complexity and Choice Bracketing”
Jeffrey R. BROWN, Arie KAPTEYN, Erzo F.P. LUTTMER, Olivia S. MITCHELL, Anya SAMEK
NBER – THE NATIONAL BUREAU OF ECONOMIC RESEARCH
https://users.nber.org/
Il presente paper esamina, sulla base di un’indagine su un campione di circa 4.000 adulti rappresentativi a livello nazionale negli Stati Uniti, due fattori comportamentali che diminuiscono la capacità delle persone di valutare un flusso di reddito vitalizio.
Nonostante le rendite consentano, in presenza di incertezza sull’effettiva longevità, di livellare i consumi una volta raggiunto il pensionamento, il possesso di prodotti di rendita risulta ancora estremamente contenuto.
Mentre la decisione di acquistare una rendita può essere razionale per alcune persone, gli Autori del paper intendono verificare se fattori di natura comportamentale possano ostacolare la scelta di ricorre a una rendita.
Variando in via sperimentale il grado di complessità, gli Autori forniscono la prima evidenza causale che, con l’aumento della complessità della scelta, si riduce la capacità degli intervistati di valutare la rendita, misurata dalla differenza tra i valori di vendita e di acquisto che le persone assegnano alla rendita stessa.
Si osserva anche che la capacità delle persone di valutare una rendita aumenta quando sperimentalmente esse sono indotte a pensare congiuntamente alla decisione di conversione in rendita e a quanto velocemente o lentamente spendere le risorse accumulate una volta in pensione.
Di conseguenza, concludono che il “narrow choice bracketing”, ossia la tendenza a compiere singole scelte in modo separato, è un impedimento al ricorso alla rendita, benché tale impedimento possa essere mitigato con un intervento relativamente semplice.