Panorama Assicurativo Ania

🇳🇱 Pensioni, Riforma

OLANDA: ACCORDO (CON CAUTELA) SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI

“Self-employment and support for the Dutch pensions reform” (IMF, March 2019) “Dutch social partners and government reach agreement on retirement age” (IPE, 05-Jun. 2019) “Dutch pension sector cautiously positive about reform agreement” (IPE, 06-Jun. 2019)


IMF - INTERNATIONAL MONETARY FUND
https://www.imf.org/

IPE
https://www.ipe.com/


IPE - Link allARTICOLO (05.06.2019)

IPE - Link allARTICOLO (06.06.2019)

IMF - Link al PAPER


 

Secondo un recente paper del Fondo Monterario Internazionale (FMI), il secondo pilastro previdenziale in Olanda è caratterizzato da alti tassi di partecipazione, prestazioni adeguate, forte capitalizzazione e sostenibilità.

Le criticità in grado di creare pressione all’interno del sistema, tuttavia, insorgono a causa dell'invecchiamento della popolazione e di trasferimenti intergenerazionali non trasparenti. Inoltre, il pension system olandese deve adattarsi alla mutevole realtà del mercato del lavoro, caratterizzata da una crescente quota di lavoratori autonomi non coperti da alcun regime pensionistico.

Ciò premesso, nei primi giorni di giugno è stato raggiunto un accordo tra Governo olandese, imprese e sindacati in merito all’età pensionabile  (che è prevista salire a 67 anni entro il 2024) e  alle opportunità di ritiro anticipato (-3 anni)  dalla vita attiva per gli addetti a lavori usuranti(1).

Le parti, invece, non hanno trovato l’accordo sulla riforma del secondo pilastro previdenziale, ma hanno convenuto di istituire un apposito Steering Group (formato da rappresentanti del Governo e delle parti sociali) per l'elaborazione di un nuovo contratto pensionistico.

Al riguardo, si configurano due opzioni:  la prima, basata su pensioni individuali nella fase di accumulo, combinata con una fase collettiva di decumulo (l'opzione preferita dal Governo olandese); la seconda, fondata su un metodo di accumulo della contribuzione definito collettivamente, senza buffer finanziari o garanzie nominali.

I nuovi contratti, tuttavia, verrebbero finalizzati solo una volta stabilite tutte le variabili, incluse le ipotesi di partenza sui rendimenti futuri dei fondi e il tasso di sconto per le relative passività.

Lo Steering Group cercherà inoltre di garantire la compensazione dei lavoratori che subiranno gli impatti negativi derivanti dalla transizione verso il nuovo sistema,  caratterizzato da  degressive pensions accrual.

La Federazione dei pensionati  considera il risultato come una vera e propria svolta – giunta a seguito di quasi 10 anni di negoziati  –  e ha evidenziato l'importanza di mantenere intatti i concetti di collettività e condivisione dei rischi. Commenti positivi sono stati formulati anche dall'Associazione degli assicuratori olandesi (VvV).

Per contro, le opinioni discordi riguardano la scarsa chiarezza in merito a chi dovrà farsi carico degli oneri per  la transizione verso un degressive pensions accrual system, stimati tra 25 e 100 miliardi di euro, a seconda del grado di compensazione  riconosciuto.

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(1) Si veda anche: “Olanda: il Governo procede  con la (controversa)  riforma delle pensioni”, in Panorama Assicurativo n. 185, marzo 2019 (Sezione “NEWS”).
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=40426&est=1