AUSTRALIA: I RISCHI ECONOMICO-ASSICURATIVI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO. PREVISIONI AL 2100
«Compound costs : how climate change is damaging Australia’s economy»
THE CLIMATE COUNCIL OF AUSTRALIA
https://www.climatecouncil.org.au/
THE CLIMATE COUNCIL - Link al REPORT
Un recente report pubblicato dal Climate Council australiano ha analizzato - con riguardo anche al settore assicurativo - gli impatti del cambiamento climatico (aumento globale della temperatura di 3°C/4°C entro la fine del secolo) sull’economia del Paese.
Il report indica, tra l’altro, che:
- il costo medio annuo dei danni derivanti da eventi climatici estremi aumenterà, nel Paese, fino a raggiungere gli 85 miliardi di dollari australiani nel 2030, i 91 miliardi nel 2050 e i 117 miliardi nel 2100. I maggiori impatti saranno concentrati su circa il 5-6% delle proprietà (il che rende tali costi insostenibili);
- entro il 2050 sarà necessario sostenere un onere di circa 17 miliardi di dollari (in valori correnti) per la ricostruzione di infrastrutture considerate “essenziali” a causa degli effetti delle calamità naturali;
- l’esposizione di immobili (ad uso abitativo e industriale) e infrastrutture (impianti, strade, ferrovie) ai rischi collegati all’innalzamento del livello del mare (mareggiate, inondazioni, erosione) è stata valutata in 226 miliardi di dollari entro il 2100;
- il danno derivante dalla minore produttività agricola (e dalla connessa riduzione della forza lavoro) a seguito del mutamento climatico sarà superiore a 19 miliardi di dollari entro il 2030, a 211 miliardi entro il 2050 e a 4.000 miliardi entro il 2100;
- la siccità ha già ridotto il PIL australiano di circa l’1%. Il report indica che la maggior frequenza dei fenomeni siccitosi potrebbe generare impatti in grado di ridurre il PIL del Paese dell’1% ogni anno.
Il report evidenzia anche alcune praticabili misure di contenimento del rischio, fra cui:
- riduzione delle emissioni di gas-serra (fino a raggiungere il livello zero entro il 2050);
- aumentare la resilienza agli eventi climatici estremi e alle conseguenze del mutamento climatico, soprattutto con riguardo alle aree urbane: necessità di intervenire sui criteri di pianificazione (urban planning) e di realizzazione di edifici e infrastrutture (building standards / infrastructure design) (1);
- evitare i rischi economici e i costi diretti connessi a una transizione disordinata verso modelli organizzativi “zero emissions”.
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(1) Secondo il report, se il quadro attuale relativo alle emissioni di gas serra rimarrà invariato, il mercato immobiliare è destinato a perdere valore per 571 miliardi entro il 2030 a causa del climate change.