L’ASSICURAZIONE: UNO STRUMENTO ESSENZIALE PER PROTEGGERE LE OPERE D’ARTE. DA NOTRE-DAME ALL’ITALIA
“Da Notre-Dame all’Italia, l’arte da assicurare” (30 aprile 2019)
Francesco DE MASI, Donatella PORRINI
LA VOCE.INFO
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È stato recentemente pubblicato su Lavoce.info.it un interessante articolo su arte e assicurazioni.
La cattedrale di Notre-Dame, colpita del recente, grave incendio, non era assicurata; 83 delle 93 cattedrali presenti sul territorio francese (quelle di proprietà dello Stato) non sono coperte da alcuna polizza assicurativa.
Rispetto allo scenario francese, l’Italia rappresenta un caso virtuoso. Da una ricerca condotta dai due Autori emerge, infatti, che circa il 62% delle cattedrali italiane è coperto da assicurazione per i danni derivanti da eventi catastrofali.
Nel caso della diocesi di Mantova, ad esempio, proprio i contratti assicurativi hanno permesso, all’indomani del terremoto del 2012, di riaprire 125 chiese su 129 senza ricevere aiuti pubblici.
Si tratta di un dato di rilievo, se paragonato a quello delle cattedrali francesi o alla diffusione delle polizze assicurative sul territorio italiano.
Il ricorso a sistemi assicurativi spinge i sottoscrittori a realizzare lavori di restauro e di consolidamento delle strutture, al fine di ottenere prezzi assicurativi inferiori rispetto a quelli applicati a strutture in condizioni non ottimali, innescando così un circolo virtuoso di incentivi alla manutenzione e alla prevenzione.
Una più larga diffusione dell’assicurazione permetterebbe di ottenere benefici anche per le compagnie, che potrebbero basare le loro polizze su un maggior numero di assicurati, con effetti positivi sulle tariffe applicate. A tal fine, lo Stato potrebbe favorirla con agevolazioni fiscali oppure con una partnership pubblico-privato, che risulta essere la strategia più adeguata per far fronte a eventi di questo tipo.