Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Ricchezza

BANKITALIA/ISTAT: LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE E DELLE SOCIETÀ NON FINANZIARIE IN ITALIA

“La ricchezza delle famiglie e delle società non finanziarie italiane” (Comunicato stampa) “La ricchezza delle famiglie e delle società non finanziarie italiane, 2005/2017” (9 maggio 2019)


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it/

ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
https://www.istat.it/it/


ISTAT Link al COMUNICATO STAMPA

ISTAT Link al DOCUMENTO


 

Banca d’Italia e Istat hanno presentato, il 9 maggio scorso, la prima pubblicazione congiunta, a frequenza annuale, sulla ricchezza delle famiglie e delle società non finanziarie italiane.

Le stime sulla ricchezza utilizzano le consistenze delle attività e passività finanziarie pubblicate dalla Banca d’Italia e quelle delle attività non finanziarie diffuse dall’Istat.

La pubblicazione consente una lettura integrata delle attività patrimoniali e della loro evoluzione nel tempo.

A fine 2017 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 9.743 miliardi di euro, 8 volte il loro reddito disponibile. Le abitazioni costituivano la principale forma di investimento delle famiglie e, con un valore di 5.246 miliardi di euro, hanno rappresentato la metà della ricchezza lorda.

Le attività finanziarie hanno raggiunto 4.374 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente; la loro incidenza sulla ricchezza netta è risultata tuttavia inferiore a quella registrata in altre economie.

Il totale delle passività delle famiglie era pari a 926 miliardi di euro, un ammontare inferiore, in rapporto al reddito, rispetto agli altri Paesi.

La ricchezza netta delle società non finanziarie era pari a 1.053 miliardi di euro. Il totale delle attività del settore ammontava a 4.943 miliardi di euro, di cui il 63% costituito da attività non finanziarie. La componente finanziaria, in crescita dal 2013, nel 2017 è stata pari a 1.840 miliardi di euro. È diminuito, invece, il valore del patrimonio reale, rappresentato soprattutto da immobili non residenziali e impianti e macchinari. Il ricorso al finanziamento tramite titoli e prestiti è stato pari a 1.233 miliardi di euro, un ammontare contenuto nel confronto internazionale.