I RISCHI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO PER BANCHE E ASSICURAZIONI IN FRANCIA: DUE REPORT ACPR
“Le changement climatique : quels risques pour les banques et les assurances” (Analyses et Synthèses) “Les assureurs français face au risque de changement climatique” (Analyses et Synthèses no. 102/2019) “Les groupes bancaires français face au risque climatique” (Analyses et Synthèses no. 101/2019)
ACPR - AUTORITÉ DE CONTRÔLE PRUDENTIEL ET DE RÉSOLUTION (BANQUE DE FRANCE)
https://acpr.banque-france.fr/
ACPR Le changement climatique : quels risques pour les banques et les assurances
ACPR Analyses et Synthses no. 101/2019
ACPR Analyses et Synthses no. 102/2019
ACPR, l’Autorità di vigilanza prudenziale francese, ha recentemente pubblicato due report di analisi dedicati alle modalità con cui le banche e le imprese di assicurazione transalpine stanno tenendo conto e gestendo i rischi associati al cambiamento climatico.
Le sfide legate al climate change - sottolinea l’Autorità - sono considerevoli e il ruolo del settore finanziario nel favorire la transizione verso un’economia a basso utilizzo di carbone è determinante. In tale contesto, i report di ACPR rispondono a due obiettivi principali:
- il primo è quello di creare le condizioni favorevoli al finanziamento di una transizione ordinata verso un’economia equilibrata e sostenibile, al fine di lottare con efficacia contro il riscaldamento globale;
- il secondo è quello di proteggere le istituzioni finanziarie dai rischi legati al cambiamento climatico, assicurando che questi siano stati chiaramente identificati e siano state istituite una struttura e adeguate procedure per gestirli efficacemente.
Dal lavoro emergono quattro indicazioni principali:
- si osservano, innanzitutto, progressi tangibili in termini di governo dei rischi associati al cambiamento climatico, sia da parte delle banche sia da parte delle imprese di assicurazione;
- per quanto riguarda le singole fattispecie di rischio, i progressi sono ancora modesti sul fronte del rischio fisico; ciò è dovuto principalmente al fatto che banche e assicurazioni francesi hanno un’esposizione diretta relativamente contenuta a questo tipo di rischi (siccità, inondazioni, episodi climatici estremi);
- significativi, invece, sono i progressi evidenziati nell’analisi del rischio di transizione. Ad esempio, solo il 10% degli investimenti degli assicuratori francesi risultano effettuati in settori economici esposti al rischio di transizione;
- il rischio di responsabilità, infine, relativo ai danni che chi è ritenuto responsabile del riscaldamento globale è tenuto a risarcire, non risulta ancora bene analizzato sia nelle banche sia nelle assicurazioni.