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SIGMA SWISS RE N. 2/2019: IN AUMENTO NEL 2018 I RISCHI CATASTROFALI “SECONDARI” - SPECIALE "L'AQUILA, 10 ANNI DOPO"

“Sigma 2/2019: Secondary natural catastrophe risks on the front line” (WEBPAGE DI PRESENTAZIONE, 10 aprile 2019) “Natural catastrophes and man-made disasters in 2018: “secondary” perils on the frontline” (REPORT) "L'Aquila, 10 anni dopo" (EDIZIONE SPECIALE per SIGMA 2/2019)


SWISS RE
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SWISS RE Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE e ai documenti correlati

SIGMA - "L'Aquila, 10 anni dopo" (Edizione Speciale)




Swiss Re ha pubblicato Sigma n.2/2019, report dedicato al bilancio dei danni catastrofali verificatisi a livello mondiale nel 2018(1).

Lo scorso anno, i danni complessivi da eventi catastrofali – sia di origine naturale sia provocati dall’uomo – sono ammontati a 165 miliardi di dollari e hanno provocato 13.500 vittime.

I danni assicurati hanno raggiunto gli 85 miliardi di dollari, il quarto valore più elevato da quando sono state avviate le rilevazioni, di cui 76 miliardi da imputare a calamità naturali. Si stima, inoltre, che negli ultimi due anni il gap di protezione per i rischi catastrofali sia cresciuto a 280 miliardi di dollari.

Tra i fenomeni di maggiore gravità verificatisi nel 2018 rientrano gli incendi devastanti che hanno interessato la California, con una stima di danni assicurati per 12 miliardi di dollari solo per l’evento di Camp Fire, e il periodo prolungato di siccità che ha colpito l’Europa (in particolare Francia, Germania, Polonia, Olanda e Belgio), con danni complessivi per 6,9 miliardi, prevalentemente non assicurati.

La rivista mette in evidenza il crescente rilievo dei cosiddetti “danni secondari”, ossia quelli causati da eventi catastrofali considerati di modesta o media entità e/o derivanti dalle conseguenze di eventi catastrofali primari. Questo tipo di danni, nel 2018, ha rappresentato più del 60% del totale.

È prevedibile che le conseguenze dei danni secondari siano destinate a crescere, in quanto stanno aumentando le aree esposte a calamità nelle quali è elevata la dotazione di infrastrutture e/o è forte la presenza di attività produttive o beni immobili.

Di conseguenza, si rivela sempre più necessario ripensare anche le strategie di sottoscrizione dei rischi catastrofali, nell’ottica di contribuire con l’attività assicurativa a migliorare la sostenibilità e il livello di resilienza dei sistemi socio-economici.

Per quanto riguarda l’industria assicurativa, Swiss Re sottolinea che il capitale totale (incluso quello alternativo) nell’assicurazione/riassicurazione danni è cresciuto nel corso del tempo e ha raggiunto una cifra superiore a 2.000 miliardi di dollari a livello mondiale. La capacità assicurativa catastrofale, che costituisce una frazione del totale, è anch’essa cresciuta.

Al numero di "Sigma" è correlato un approfondimento speciale dedicato al terremoto dell'Aquila del 2009. Nel documento, tra l'altro, si fa il punto sugli incentivi introdotti in Italia al fine di incoraggiare la diffusione dell'assicurazione contro le calamità naturali e l'adeguamento antisismico del patrimonio edilizio nazionale.

 

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(1) Per l’esercizio precedente, si veda: “Swiss Re-Sigma: nel 2017 record dei danni assicurati a seguito di eventi catastrofali”, in Panorama Assicurativo n. 175, maggio 2018 (Sezione “STATISTICHE”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=39607&est=1