Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Giustizia, Risarcimento del danno

RAFFORZARE I DIRITTI DELLE VITTIME DI REATI: REPORT DELLA COMMISSIONE UE

“Strengthening victims’ rights: from compensation to reparation. For a new EU Victims’ rights strategy 2020-2025” – REPORT by Joëlle Milquet, Special Adviser to the President of the European Commission (March 2019) - SUMMMARY e REPORT “European Commission welcomes report on strengthening victims' rights in the European Union" (11.03.2019) - PRESS RELEASE


EUROPEAN COMMISSION
http://ec.europa.eu/


EUROPEAN COMMISSION - Link alla PRESS RELEASE (11.03.2019)

EUROPEAN COMMISSION - Link al REPORT (Summary)

EUROPEAN COMMISSION - Link al REPORT


 

In  ambito europeo sono in vigore una serie di norme specifiche che riguardano i diritti delle vittime di reati (tra cui la “Victims’ Rights Directive” del 2012). Nondimeno, in molti Stati dell’Unione, l'accesso delle vittime alla giustizia e al risarcimento del danno risulta ancora difficile ed esse sono spesso esposte a rischi di “vittimizzazione secondaria”.

In tale contesto, il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha nominato (ottobre 2017) un Consulente Speciale, nella persona di Joëlle Milquet (ex vicepremier belga), per le problematiche legate ai risarcimenti dovuti alle vittime di reato. Il mandato comprendeva, tra l’altro, la realizzazione di un report contenente proposte finalizzate a migliorare e facilitare l'accesso delle vittime agli indennizzi nell'ambito dell’Unione.

Il “rapporto Milquet”, recentemente pubblicato,  evidenzia che le difficoltà delle vittime nell'accedere alla giustizia e al risarcimento sono spesso dovute a mancanza di informazioni, a insufficiente sostegno, a criteri di ammissibilità eccessivamente restrittivi, a ostacoli  di natura procedurale. Secondo il report, inoltre, per le persone che subiscono le conseguenze di reati mentre si trovano in un altro paese dell'UE  può risultare  ancora più difficile ottenere il risarcimento del danno, soprattutto nel caso in cui non siano residenti e non conoscano il Paese.

Aspetti assicurativi.

Viene sottolineato l’importante ruolo dell’assicurazione soprattutto con riguardo agli aspetti di risarcimento del danno. I principali problemi aperti  sono connessi alla legislazione non armonizzata tra gli  Stati membri, a sistemi complessi e rigidi, a disparità in materia di competenze sul piano nazionale,  alla copertura del rischio terrorismo,  a duplicazioni e formalità aggiuntive.

Il  report  - che include capitoli specifici dedicati alle vittime di atti terroristici, della tratta di esseri umani e della violenza di genere - propone 41 “Raccomandazioni”, suddivise in blocchi tematici (rafforzamento della cooperazione,  accesso alle informazioni,  formazione, compensazione del danno e  risarcimento da parte dello Stato, accesso ai servizi di supporto).

Nel documento  si sottolinea anche l’opportunità di realizzare una nuova “EU Victims’ Rights  Strategy”  per il periodo 2020-2025, che preveda – tra altre iniziative –  una nuova proposta legislativa in materia di risarcimento delle vittime (con aggiornamenti della normativa in vigore). In particolare, si raccomanda la realizzazione di:

  • nuove regole per coordinare il settore assicurativo e le Autorità (Governi/“Compensation Authorities”) che intervengono nei risarcimenti (Raccomandazione 4);
     
  • una migliore armonizzazione del settore assicurativo europeo e cooperazione con le “Compensation Authorities” (Raccomandazione 9);
     
  • nuova disposizione/raccomandazione, di natura vincolante, riguardante i pagamenti anticipati e la surroga dello Stato nei diritti delle vittime (Raccomandazione 25);
     
  • nell’ambito dei fondi di compensazione, l'UE dovrebbe emanare linee guida relative all’istituzione di fondi di garanzia nazionali (ad esempio, secondo i principi del Fondo di garanzia francese per le vittime del terrorismo) e dovrebbe pubblicare raccomandazioni affinchè finanziamenti aggiuntivi possano essere eventualmente fatti confluire verso i servizi di  supporto e assistenza alle vittime di reato. Tali finanziamenti dovrebbero provenire da risorse esterne (ad esempio: sistemi di assicurazione obbligatoria, proventi delle multe stradali, monopolio del gioco d'azzardo).  - (Raccomandazione 26).